Borse dell'Asia: Shanghai in rialzo, in calo Hong Kong, sulla parità Tokyo

Oggi la borsa degli Stati Uniti è chiusa per il Giorno dell’Indipendenza. L’indice S&P500 ha chiuso ieri in rialzo dello 0,8%, Nasdaq +1%: per entrambi gli indici, sono i nuovi massimi della storia

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La sequenza di record a Wall Street non riesce a indirizzare del tutto al rialzo le borse dell’Asia Pacifico. Gli avvertimenti ai paesi partner arrivati ieri sera dal comizio nell'Iowa da Donald Trump, invitano alla cautela chi guarda già con qualche preoccupazione l’arrivo del nove luglio, termine della proroga sui dazi.

Oggi la borsa degli Stati Uniti è chiusa per il Giorno dell’Indipendenza. L’indice S&P500 ha chiuso ieri in rialzo dello 0,8%, Nasdaq +1%: per entrambi gli indici si tratta dei nuovi massimi della storia.

Misto l’azionario della Cina. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,4%, la settimana si sta per chiudere con un guadagno dell’1,5%. In calo dello 0,7% l’Hang Seng di Hong Kong: bilancio settimanale provvisorio -1,7%.  

Borsa di Hong Kong 

Secondo i calcoli del South China Morning Post, le imposte sulle transazioni e sui trasferimenti sono aumentate a 29,69 miliardi di dollari HK (3,78 miliardi di dollari US) nei primi cinque mesi del 2025.

Le entrate derivanti dall'imposta di borsa di Hong Kong stanno riempiendo le casse finanziarie della città al ritmo più veloce dal 2021:  il merito va al mercato toro e alle decine di offerte pubbliche iniziali (IPO).

Le imposte sulle transazioni e sui trasferimenti sono aumentate a 29,69 miliardi di HK$ (3,78 miliardi di US$) nei primi cinque mesi del 2025. I contributi del mercato azionario sono aumentati del 42,5% a 52,17 miliardi di HK$ per l'anno finanziario terminato a marzo, rappresentando circa il 90% delle entrate totali dell'imposta di bollo e il 9,3% delle entrate del governo: gli introiti hanno colmato il buco fiscale lasciato dal calo del mercato immobiliare.

Bond del Giappone

Indice Nikkei di Tokyo sulla parità, la settimana sta per chiudersi con un calo dell’1%. Lo yen si è indebolito su dollaro, soprattutto per il movimento di quest’ultimo, a 144,5, da 143,8 del giorno prima.

Bond governativo decennale a 1,44% di tasso di rendimento, da 1,41% di ieri, dopo la delicata asta dei titoli a trent’anniIl rapporto tra domanda e offerta, pari a 3,58, è stato il più alto da febbraio: un analogo collocamento, il mese scorso, aveva registrato una domanda molto più debole, il tasso si era fermato a 2,92 registrato. Il prezzo minimo di offerta è stato inferiore alle aspettative, segno che alcuni operatori di mercato mantengono ancora un atteggiamento cauto.

I rendimenti sono aumentati lungo tutta la curva, in particolare sulla scadenza a 30 anni: +7 punti base al 2,955%. Kazuya Fujiwara, stratega obbligazionario presso Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities associa il movimento del debito giapponese a quanto è successo nel Regno Unito, dove il Gilt (governativo inglese) ha risentito dell’emergere di preoccupazioni sulla tenuta dei conti pubblici.

Corea del Sud

Borsa di Seul in calo dell’1,5%, bilancio settimanale leggermente positivo. 

Il presidente sudcoreano Lee Jae Myung ha affermato che non è ancora chiaro se i negoziati commerciali con gli Stati Uniti potranno portare a un accordo prima della scadenza della prossima settimana, in modo da evitare l'imposizione dei dazi doganali anticipati dal presidente Donald Trump.

“Stiamo facendo del nostro meglio”, ha dichiarato Lee nel corso della sua prima conferenza stampa da quando è entrato in carica il mese scorso. "Non è ancora chiaro a entrambe le parti cosa voglia l'altra", ha aggiunto, sottolineando che i negoziati non sono stati facili finora. 
Lee ha anche affermato che riprenderà il dialogo con la Corea del Nord e migliorerà i rapporti con la Cina e la Russia. 

La Corea del Sud, alleato chiave degli Stati Uniti e importante esportatore di automobili, semiconduttori e batterie, ha visto le sue aziende e la sua economia finire nel mirino della campagna tariffaria di Trump. Le spedizioni all'estero equivalgono a oltre il 40% delle dimensioni dell' economia, rendendo la Corea del Sud particolarmente vulnerabile ai dazi statunitensi.

Senza un accordo o una proroga, i dazi reciproci generalizzati sulle esportazioni verso gli Stati Uniti aumenteranno dal 10% al 25%.

In Asia Pacifico, prosegue il recupero della borsa di Bangkok, la settimana si sta per chiudere con un rialzo di quasi il 4%.


Marino Masotti

Caporedattore