ORO - Peggior seduta da un mese, quotazioni sui livelli di inizio anno
Quotazione sui minimi da inizio anno, l'aggressività delle banche centrali ha raffreddato gli entusiasmi
Oro (1.814 usd) poco mosso in avvio di seduta.
Il -1,80% di ieri è stato il peggior bilancio giornaliero da un mese a questa parte, mentre la quotazione è scivolata sui livelli di inizio anno.
Il presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, ha indicato che il recente picco dell'inflazione porterà probabilmente ad alzare i tassi di interesse più di quanto inizialmente previsto.
L'aggressività della FED, che non è stata l'unica banca centrale ad usare toni da falco nelle ultime settimane, ha fatto perdere al metallo prezioso circa sette punti percentuali dal picco di inizio febbraio quando i toni erano molto più morbidi.
Powell ha affermato in una testimonianza davanti al Congresso che i dati recenti hanno dimostrato che l'inflazione è rimasta ostinatamente alta e che probabilmente susciterà ulteriori e più ripidi aumenti dei tassi di interesse.
Ha anche avvertito che la Fed potrebbe tornare a un ritmo "più deciso" di aumenti a marzo e di conseguenza un numero crescente di trader ha iniziato a prezzare un aumento di 50 punti base (pb) alla fine di questo mese.
L'aumento dei tassi di interesse grava pesantemente sulle prospettive dei mercati dei metalli perchè aumenta il "costo opportunità" di detenere asset non remunerativi (l'oro non distribuisce dividendi). Anche un'impennata dei rendimenti dei Treasury a breve termine (oltre il 5% a 2 anni) ha favorito questa tendenza.
L'attenzione di questa settimana è ora sul Beige Book della Fed, previsto nel corso della giornata, dopo le 20:00 ora italiana, per una analisi più approfondita della visione della banca centrale sull'economia statunitense.