Nautica italiana - Attesa in miglioramento nel biennio 2026 –2027

Fatto

Il 2025 si avvia a una chiusura con luci e ombre per l’industria nautica italiana, secondo l’analisi presentata da Confindustria Nautica.

Il segmento dei grandi yacht continua a mostrare una buona tenuta: nel comparto superyacht, il 50% delle aziende prevede una crescita del fatturato e il 25% una stabilità, con un orderbook complessivamente normalizzato ma su livelli storicamente elevati. Le anticipazioni sul Global Order Book 2026 indicano una riduzione del numero delle commesse a livello globale(da 1138 a 978, , ma una quota italiana in aumento fino al 53%, segnale di un ulteriore rafforzamento competitivo dei cantieri nazionali.

Più debole resta invece la piccola nautica (unità sotto i 24 metri), dove nel 2025 prevalgono stime di contrazione dei ricavi, mentre emergono segnali più incoraggianti per l’anno nautico 2025–2026.

Decisamente positivo il comparto locazione e noleggio, con una maggioranza degli operatori che segnala crescita nel 2025 e aspettative ancora migliori per l’anno in corso.

Nel complesso, i dati raccolti e i riscontri dei saloni autunnali indicano che i primi segnali concreti di ripresa sono attesi nel biennio 2026–2027.

In questo contesto, Azimut Benetti si conferma per il 26° anno consecutivo primo costruttore mondiale di yacht oltre i 24 metri, con 163 unità in costruzione pari al 23% del mercato globale. Il gruppo ha chiuso l’esercizio al 31 agosto 2025 con ricavi pari a Eu1.5bn e un portafoglio ordini esteso fino al 2029, annunciando inoltre il lancio della nuova Service Division, un ecosistema di servizi pensato per offrire agli armatori una gestione completa e ricorrente dell’imbarcazione lungo tutto il ciclo di vita.

Effetto