UNICREDIT - Trimestrale impattata dalle svalutazione in Russia

FATTO
Unicredit ha chiuso il primo trimestre 2022 con:
Utile netto di 247 milioni di euro, cresce a 1,2 miliardi di euro, escludendo l'effetto Russia. Ridotta l'esposizione sulla Russia per 2 miliardi. Le rettifiche ammontano nel periodo a circa 1,3 miliardi. Il risultato è sotto le stime del consensus a 413 milioni. Lo scorso anno il periodo si era chiuso in utile per 887 milioni.
I ricavi totali salgono del 7,3% a 5 miliardi, ma quelli netti flettono del 17,2% a 3,7 miliardi. A fronte di un margine di interesse in calo del 6% a 2,3 miliardi, le commissioni salgono del 7,9% a 1,8 miliardi, mentre i proventi da trading del 26,9% a 785 milioni.
Rapporto costi/ricavi al 47,8%.
La posizione patrimoniale è tra i leader del settore con un Cet1 ratio al 14,0%, includendo il riacquisto di azioni proprie per 1,6 miliardi relativo al 2021, la maturazione di dividendi per 0,4 miliardi nel primo trimestre e l'impatto delle rettifiche su crediti.
La banca conferma la guidance finanziaria esclusa la Russia che vede, tra i target, ricavi netti per 16 miliardi e un utile netto superiore ai 3,3 miliardi, sulla base dello scenario macro di base.
Unicredit conferma il riacquisto di azioni proprie per 1,6 miliardi. Durante l'assemblea dello scorso 8 aprile, gli azionisti avevano approvato una distribuzione complessiva di 3,75 miliardi, che comprende 1,2 miliardi di dividendi in contanti già distribuiti più 2,6 miliardi sotto forma di riacquisto di azioni proprie.
"I primi mesi del 2022 sono stati contraddistinti da un'estrema incertezza geopolitica e macroeconomica", lo sottolinea nella nota sulla trimestrale, il ceo di Unicredit, Andrea Orcel, indicando di essere "fiduciosi riguardo le nostre capacità di realizzare il Piano Strategico
2022-24 e di continuare a supportare le nostre comunità, i nostri clienti e il sistema finanziario durante questo periodo
turbolento".
EFFETTO
Evidenziamo ricavi migliori delle attese, compensati da maggiori accantonamenti (Russia) e maggiore aliquota fiscale. Il management per il momento ha confermato il buyback di 1,6 miliardi di euro (su 2,58 miliardi di euro precedentemente annunciati e 2 miliardi di euro nelle nostre stime), ma è fiducioso di poter eseguire integralmente il riacquisto una volta che l'impatto della Russia sarà chiaro.
Su Unicredit raccomandazione NEUTRALE, target price 12,0 euro.
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