UNICREDIT - Sui massimi da 12 mesi, in arrivo la proroga per le trattative su MPS. L'Analisi tecnica di Websim
FATTO
Unicredit si muove a ridosso dei massimi degli ultimi 12 mesi poco sopra gli 11 euro.
Secondo quanto riportato da diversi articoli stampa, sembra essere ormai scontata la proroga per le trattative tra Unicredit e il MEF per il completamento del processo di due-diligence di BMPS . Tale concessione, che dovrebbe durare da un paio di settimane ad un mese, da un lato servirebbe a UCG per arrivare alla definizione del perimetro oggetto di acquisto e dell’altro per consentire a MCC di completare le proprie analisi.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, i principali nodi da sciogliere sarebbero la riduzione del personale e l’ammontare dell’aumento di capitale necessario per rendere "capital neutral" l’operazione per UCG, mentre MF riporta che le parti starebbero ancora negoziando il futuro di MPS Capital Services, il ramo della banca senese focalizzato sui servizi alle imprese che non interesserebbe a UCG e della partnership nel bancassurance tra BMPS e Axa; secondo la Stampa, infine, UCG non avrebbe ancora terminato l’assesment sui crediti classificati come stage 2 della banca senese.
Riteniamo che il prolungamento delle trattative sia ormai già scontato dal mercato. Sul fronte esuberi il piano industriale di BMPS prevede già la riduzione del personale per circa 2.700 risorse, mentre per quanto riguarda i prerequisiti e le aspettative di UCG, ricordiamo che Orcel in conference call aveva affermato che:
i) il perimetro non conterrà i crediti deteriorati di BMPS;
ii) vi sarà discussione con il MEF su eventuali diverse visioni su crediti definiti performing (qui vi sono due alternative - l’esclusione a priori di tali esposizioni ovvero l’inclusione con possibilità di UCG di restituirle);
iii) il perimetro non includerà i rischi legali diversi da quelli derivanti dal normale svolgimento dell’attività bancaria. Pre-requisito per qualsiasi operazione è che l’operazione sia neutrale dal punto di vista del capitale.
In attesa dell'evoluzione dell'offerta su BMPS, il consenso raccolto da Bloomberg esprime un target medio a 12 mesi a 11,80 euro, con il 55% di raccomandazioni d'acquisto. Websim-Intermonte è nella parte alta del consenso con raccomandazione Buy e prezzo obiettivo fondamentale a 13 euro.
Da inizio anno Unicredit è salita del +43%, nettamente meglio del +18% messo a segno dal FtseMib.
EFFETTO
Graficamente, dai record del 2007 a 217 euro (prezzi rettificati dopo gli aumenti di capitale successivi) i prezzi si sono disintegrati. Nel 2020 si sono visti i minimi assoluti a 6 euro e da lì è partita la fase costruttiva tuttora in corso che ha segnato il top di periodo a giugno a 11,04 euro, prima di ritracciare fino in zona 9 euro. Il movimento risulta ben inserito nel canale crescente sotto evidenziato. Ci aspettiamo che questa fase rialzista, seppure in modalità zig-zag, prosegua: il prossimo obiettivo è verso 12,0/12,50 euro con possibilità di estendere fino a 14,0/14,50 euro.
Operatività multiday. L'analisi Tecnica di Websim ha riaperto un nuovo LONG sopra 10 euro: a questi prezzi si compra ancora. Dettagli operativi nella scheda di analisi tecnica.
Si può investire indirettamente sulla banca milanese tramite il Certificate Isin JE00BGBB8J82 con tre blue chip del nostro listino: Generali , Telecom Italia e Unicredit . Dal prossimo 27 settembre il prodotto staccherà cedole trimestrali di importo pari a 15 euro a condizione che i tre sottostanti non scendano oltre il livello barriera fissato al 70% dello strike. Al momento il certificato quota sotto la parità e potrebbe offrire un rendimento annualizzato di circa il 12% al lordo delle imposte. Se alla data dello stacco della cedola trimestrale di settembre i tre sottostanti dovessero superare il livello di strike, il prodotto potrebbe scadere in via anticipata offrendo un rendimento del 17% al lordo delle imposte. Leggi attentamente il documento KID.
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