Unicredit - Le novità dalla conference call

Fatto

Unicredit ha reagito con le prese di profitto ai conti del trimestre, risultati nel complesso positivi.

Di seguito le news emerse dalla conference call:

L'Italia ha beneficiato maggiormente degli alti tassi e soffrirà maggiormente delle loro riduzioni, ma trarrà vantaggio da altri ricavi di qualità come le commissioni;

Germania e Austria fungeranno da ancore di resilienza in termini di ricavi, in particolare su NII, e quindi utili;

CEE ed EE saranno influenzate positivamente da un'ulteriore crescita;

Russia: i depositi locali sono scesi a circa 0,9 miliardi di €, mentre i prestiti locali sono scesi a circa 1 miliardo di €, portando quasi a zero l'esposizione transfrontaliera. Il contributo all'utile netto dovrebbe essere marginale entro il 2027 (FY24 ancora > 0,5 miliardi di €).

Aggiornamento M&A:

Non ho paura di andarmene se le condizioni non vengono soddisfatte;

Banco BPM--> sinergie di costo da estrarre con un impatto minore sulla rete di Banco BPM. Su Credit Agricole, la banca francese è un partner e ne hanno discusso, nessuna ulteriore informazione.

Commerzbank-->cerca: chiarezza sulla CC (che ha 240 miliardi di € di asset). 3/4 o 5 trimestri per osservare come Commerzbank gestirà l'esecuzione del Business Plan. Posticipata la tempistica per la decisione su cosa fare con la quota di Commerzbank (4Q25/1Q26). Se decidessero di rilevare Commerzbank ci sarebbero circa 9 mesi aggiuntivi per il completamento (entrando poi nel 2027). 30 bps di impatto CET1 in caso di esecuzione dei derivati (attualmente solo 10 bps).

La distribuzione 2024 in caso di acquisizione di BAMI è confermata, sia dividendi che SBB (restanti circa 3,6 miliardi di €, attualmente interrotti a causa dell'OPA di BAMI).

Effetto