UniCredit - Orcel: preferenza per una soluzione negoziata su Banco Bpm
Il Ceo Andrea Orcel ha espresso la sua visione nel corso di una audizione al Senato. Ha parlato anche a proposito degli asset in Russia

UniCredit, con il CEO Andrea Orcel, ha dichiarato in Senato: preferiamo una soluzione costruttiva, nonostante il ricorso al Consiglio di Stato su Banco Bpm.
Russia
"In questo momento la Russia ha ribilanciato drasticamente tutti i pagamenti, allontanandosi dal sistema occidentale Swift e andando sui sistemi cinesi, indiani, sudafricani eccetera. Noi restiamo, ma - tanto per essere molto chiari - non è che guadagniamo molto, lo facciamo più come un servizio".
Al momento il business di Unicredit in Russia è incentrato sui depositi "perché per legge locale è illegale non accettarli".
"Al momento abbiamo circa 3 miliardi e mezzo di capitale in Russia, che si è accumulato perché ovviamente, mentre c'è la guerra, non è stato possibile ritirarlo. Perché non chiudiamo tutto? Certo potremmo farlo ma chi ne beneficia? Il Paese che non vogliamo aiutare".
Orcel riassume: "se non faccio prestiti, se non remunero i depositi, se i pagamenti li faccio con una ratio occidentale condivisa, perché devo regalare 3 miliardi e mezzo? Certo ci possono nazionalizzare" ma sarebbe "un'infrazione legale" e quindi Unicredit manterrebbe "un credito nei confronti della Federazione ad perpetuum. Se gliela regalo, no. E quindi: se la volete, me la dovete venire a prendere".

