UNICREDIT - Gli analisti alzano il target price dopo la trimestrale

Fatto

Unicredit ha chiuso in rialzo dell'8%, portandosi su quotazioni che non vedeva da otto anni.

Il titolo è in guadagno del +17,0% da inizio 2024 vs +2% del FTSEMIB.

Il 2023, con un guadagno del +85%, è stato l'anno migliore dal 1997. 

Stamattina molti analisti, facenti capo a importanti banche o istituzioni finanziarie, hanno annunciato di aver ritoccato al rialzo il target price,  a valle dell'ottima trimestrale. Tra questi, ci limitiamo a segnalare:

JP Morgan ha alzato da 32 a 35 euro, giudizio Overweight confermato.

Barclays ha alzato da 33,5 a 35,9 euro, giudizio Overweight confermato.

KBW ha alzato da 37,25 euro a 41,45 euro, giudizio Outperform confermato.

Il consenso Bloomberg aggiornato registra su Unicredit 24 Buy, 3 Hold, 0 Sell. Il target price medio è cresciuto a 34 euro da 32,90 euro pre-trimestrale.

Unicredit ha riportato un utile netto nel 4Q 2023 a 2,8 mld, ben al di sopra delle aspettative del consenso di 1,2 mld, anche considerando i one off positivi che porterebbero l’utile netto a 1.9 mld.

Il miglioramento rispetto al consenso è stato determinato da ricavi migliori di 0.6 mld per NII & trading, da rettifiche su crediti inferiori di 0,3 mld, da OpEx in linea e da imposte migliori di quasi 1 mld.

Nella guidance sul 2024 si prevede che utile per azione e dividendo crescano entrambi a due cifre, con un utile netto nominale di circa 8.6 mld e un ROTE del 16,5% circa.

Il payout per il 2024 è atteso al 90% dell'Utile Netto, che implica quasi 8 mld per l'esercizio 2024 (pari al 17% dell'attuale market cap), di cui SBB per circa 4,3 mld (9% di rendimento) e dividendi per 3,4 mld (8% di rendimento).

E’ previsto inoltre un “interim” dividend in più rispetto all’interim buyback che è oggi in corso.

Effetto