UNICREDIT - La BCE potrebbe rivedere al rialzo il requisito patrimoniale (SREP) di +25 punti base

Al momento, la cessione della quota nella controllata russa non è tra le ipotesi al vaglio
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FATTO
Secondo quanto riportato da Bloomberg, la BCE starebbe pensando ad un possibile aumento del requisito di Pillar 2 di UCG per via dell’aumentata incertezza macroeconomica e dell’esposizione russa. Secondo l’articolo, nel caso avvenisse, l’incremento potrebbe essere pari a +25 bp.

EFFETTO
Ricordiamo che l’attuale requisito patrimoniale di UCG prevede un P2R pari all’1.75%. Al 3Q22, UCG era la banca con il buffer di capitale più ampio tra quelle nel nostro coverage (CET1 ratio pari al 15.4% vs SREP del 9.03% includendo i correttivi da CRD V equivalente ad un MDA buffer >600bp). Per questo motivo riteniamo che l’eventuale innalzamento del P2R non avrà impatti tangibili sulla capacità della banca di remunerare gli azionisti.

Non escludiamo, tuttavia, che le considerazioni del regolatore possano portare UCG ad avere un approccio più cauto sul fronte degli accantonamenti su crediti alla luce della persistente guerra in Ucraina e presenza in Russia. Ribadiamo, altresì, che l’attuale politica di remunerazione degli azionisti (basata su un ammontare fisso >Eu 16bn in 4 anni) continua ad essere in contrasto con le direttive del regolatore, il quale preferisce un target basato su performance aziendale (payout ratio).

Il management di UCG ha ribadito venerdi pomeriggio che l’eventuale innalzamento del P2R non avrebbe impatti sulla capacità della banca di remunerare gli azionisti in linea con quanto previsto dal bplan visto l’elevato buffer di capitale che, ad oggi, la banca detiene.

Su Unicredit raccomandazione NEUTRALE, target price 14,30 euro. 

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