UNICREDIT - BMPS: trattative interrotte, notizia positiva
FATTO
Il Tesoro e UniCredit hanno ufficializzato la rottura della trattativa per la vendita di Banca Mps . Il governo cercherà ora di concordare con Bruxelles un'estensione della scadenza fissata per la privatizzazione di Monte dei Paschi, afferma una fonte del Tesoro, aggiungendo che l'azionista pubblico farà la sua parte per la ricapitalizzazione dell'istituto. Secondo la Stampa, la Commissione europea concederà una proroga di sei mesi, forse qualcosa in più, per la privatizzazione di Mps.
La banca milanese ha reso noto che “Nonostante gli sforzi di entrambe le parti, UniCredit e il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) annunciano che le trattative relative alla potenziale acquisizione non proseguirà".
La notizia non è arrivata inaspettata, in quanto diverse indiscrezioni (es. Bloomberg il 23 ottobre) riportavano che le trattative tra le due parti si erano arenate a causa delle diverse opinioni sui requisiti patrimoniali di BMPS: a seguito del processo di due diligence, UCG avrebbe richiesto un conferimento di capitale fino a circa 7 mld, mentre il MEF era disposto a finanziare solo fino a circa 5 mld (compresi 2.3 mld dal beneficio fiscale associato a DTA).
EFFETTO
Qual è il prossimo step?
Abbiamo sempre indicato che la potenziale acquisizione di BMPS avrebbe potuto avere un impatto positivo sull'EPS di UCG (a doppia cifra entro il 2024), sottolineando però che da un punto di vista industriale la nostra preferenza sarebbe stata per un accordo tra UCG e Banco BPM .
In questa fase sarà importante capire se il Governo confermerà la sua decisione di prorogare fino a giugno 2022 il beneficio fiscale che consente la trasformazione in capitale di DTA in caso di fusione (come previsto dalla bozza di legge di bilancio). A nostro avviso, una tale mossa aumenterebbe le possibilità di un accordo UCG/BAMI, una combinazione che consentirebbe a UCG di rafforzare la sua presenza nel nord Italia, con una quota di mercato del ~20% in Lombardia, e di aumentare l'utile per azione di oltre il 10%.
Il fallimento dell'opzione BMPS consentirà a UCG di presentare il suo nuovo business plan su base autonoma per il momento. Ci aspettiamo che il piano si concentri sulla rivisitazione dell'area ricavi, in particolare sui ricavi da commissioni, anche attraverso la rinegoziazione degli accordi in corso con vari partner, nonché sul controllo dei costi e una forte disciplina del capitale, che dovrebbe consentire alla banca di continuare (o migliorare) la sua attuale remunerazione del capitale. Il nuovo piano dovrebbe essere presentato entro la fine di novembre (data finale non ancora resa nota).
Confermiamo il giudizio positivo a alziamo il prezzo obiettio 13 a 15,0 euro per il venir meno delle incertezze sul deal con MPS.
Raccomandazione su Unicredit MOLTO INTERESSANTE, target price a 15 euro.
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