UNICREDIT - Alziamo il target price a 12 euro

FATTO
UniCredit consolida il +8% di ieri.
La banca ha migliorato la guidance 2022 dopo aver battuto il consensus degli analisti con i risultati del secondo trimestre e si prepara alla seconda tranche del suo programma di buyback da 1 miliardo di euro per la quale ha chiesto l'ok alla Bce e convocato l'assemblea.
Il secondo trimestre si è chiuso con un utile netto di 1,8 miliardi, +89,3%. Il consensus raccolto dalla banca indicava 996 milioni di euro.
I ricavi totali si sono attestati a 4,8 miliardi, +18,7%, grazie al contributo del margine di interesse (+13,3% annuo) e dei proventi da attività di trading (+41%). In crescita su base annua anche le commissioni (+1,5%).
Esclusa la Russia, l'utile netto si attesta a 1,5 miliardi e i ricavi netti a 4,4 miliardi.
Il Cet1 del gruppo si attesta al 15,73% con un incremento di 173 punti base rispetto al dato precedente.
Sulla Russia il gruppo ha ridotto l'esposizione di 2,7 miliardi di euro. Dello stesso ammontare sono stati ridotti i risk weighted asset con mantenimento dell'impegno a un "progressivo approccio" di derisking.
Il gruppo ha migliorato la guidance sul 2022 per i ricavi, visti oltre 16,7 miliardi, e per l'utile netto visto a circa 4 miliardi, esclusa la Russia.
Confermati gli obiettivi del piano 'UniCredit Unlocked' al 2024 in termini di generazione organica di capitale, ricavi netti incrementali e Rote "anche nello scenario macroeconomico di rallentamento".
Il gruppo è "ben posizionato per affrontare un periodo di incertezza macroeconomica, grazie al suo solido Cet 1 ratio, al migliorato modello di business a basso assorbimento di capitale e alla solida qualità dell'attivo", si legge in una nota.
La banca chiede alla BCE l'ok per procedere con la seconda tranche di buyback da 1 miliardo di euro.
EFFETTO
I risultati del secondo trimestre sono stati nettamente migliori delle attese, guidati da un costo del rischio pari a zero.
I capital ratios molto solidi danno visibilità all’esecuzione della seconda tranche di buyback. Nelle nostre stime avevamo 2 mld di buyback vs 2.6 mld pianficato dal management.
Le nostre stime erano più prudenti e ben inferiori alle company guidance per il 2022 a causa di maggiori accantonamenti sui crediti.
Perciò abbiamo rivisto al rialzo le nostre stime per incorporare uno scenario più benevolo a livello di tassi di interesse per i prossimi tre anni ed un costo del rischio inferiore per il 2022. Abbiamo, invece, mantenuto un approccio cauto per il 2023.
Abbiamo, inoltre, incorporato una maggiore remunerazione degli azionisti tramite il programma di buyback (2.6 mld sui risultati 2021, di cui 1.6 mld già utilizzati).
Confermiamo la nostra raccomandazione neutrale, visto lo scenario di fondo ancora sfidante, ma alziamo il target price da 11.40 a 12.0 euro.
Su Unicredit raccomandazione NEUTRALE, target price 12,0 euro.
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