Unicredit - Alza la guidance sull'utile netto 2025
Delfin starebbe valutando la cessione della sua quota del 2,7% in UniCredit, scrive il Corriere della Sera.

Fatto
Unicredit riparte dai massimi degli ultimi quattordici anni. Dal primo gennaio ad oggi il prezzo è salito del +23%.
La banca chiude il quarto trimestre del 2024 con risultati solidi, leggermente sopra le aspettative. Molto buona la posizione patrimoniale.
L'utile netto del 2024 si è attestato a 10,3 miliardi di euro su base sottostante, ovvero non considerando gli 1,3 miliardi relativi a oneri straordinari.
I ricavi questi sono cresciuti 24,2 miliardi, in crescita del 4% anno su anno trainati da commissioni pari a 8,1 miliardi, in rialzo del 8% anno su anno grazie alla forte attività commerciale e offerta di prodotti.
Il margine di interesse è in rialzo del 3% anno su anno a 14,4 miliardi.
I costi sono pari a 9,4 miliardi, diminuiti del 1% anno su anno nonostante le pressioni inflazionistiche e gli investimenti, con un rapporto costi/ricavi nel settore pari al 37,9%.
Costo del rischio pari a 15 punti base, mantenendo "le nostre linee di difesa" - spiega la Banca, inclusi i circa 1,7 miliardi di overlays (cuscinetti ndr).
Il coefficiente patrimoniale Cet1 ratio è pari al 15,9%, invariato rispetto allo scorso anno nonostante gli investimenti strategici e le maggiori distribuzioni, a dimostrazione della continua elevata generazione organica di capitale pari a 12,6
miliardi.
Delfin starebbe valutando la cessione della sua quota del 2,7% in UniCredit, scrive il Corriere della Sera.
Effetto
A una prima lettura i risultati sono superiori alle stime per lo più su tasse molto più basse. Guidance 2025 sull'utile netto rivista al rialzo. …
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