UNICREDIT +2,70% Tutti i broker alzano le stime dopo i conti trimestrali

notizie positive su tutti i fronti

FATTO
Unicredit si mette in luce con un balzo in avanti del 2,7%, giustificato dalla notizia positiva della rielezione di Sergio Mattarella alla carica di Presidente della Repubblica (con conseguente chiusura dello spread di dieci punti base a quota 122) e dalla promozione dei conti trimestrali pubblicati venerdì da parte di tutti i principali broker.

Stamattina JPMorgan alza il target da 17 a 18 euro, rafforzando la raccomandazione Overweight.

HSBC alza il target da 16,20 a 17 euro, rafforzando il Buy. 

Unicredit ha pubblicato i seguenti risultati del quarto trimestre 2021/intero 2021. 

Complessivamente i ricavi core sono stati superiori alle attese grazie ad un buon trend del margine di interesse (+6% QoQ ovvero flat al netto di un one off fiscale positivo in Germania), e solide commissioni grazie soprattutto alla componente Asset Management. 

I costi operativi sono risultati inferiori alle attese soprattutto per la componente D&A, consentendo alla banca di registrare un C/I ratio in area 56%, mentre il costo del rischio è stato leggermente superiore a 74 bp vs 71 bp attesi. 

La bottom line, come atteso, è stata influenzata da oneri straordinari legati a costi di ristrutturazione e IFRS 5 (leasing) ed è risultata negativa per 1.4 mld rispetto a 1.1 mld attesi.

Il CET1 ratio FL proforma è risultato pari al 14.1% (+30 bp rispetto alle nostre attese) grazie a ottimizzazione dei RWA. 

L’utile netto normalizzato per il 2021, quindi, si è collocato a 3.9 mld, superiore alla guidance societaria (superiore a 3.7 mld) fornita a dicembre in occasione della presentazione del piano triennale e ha permesso alla società di annunciare la distribuzione di 1.17 mld di dividendi cash e 2.58 mld di buyback (entrambi da essere approvati dalla prossima AGM oltre che dalla BCE per quanto riguarda il solo programma di buyback), leggermente superiori alle attese. 

Il CEO Orcel ha comunicato che Unicredit non parteciperà alla gara per la cessione della banca russa Otkritie alla luce dell’incertezza geopolitca. 

Segnaliamo inoltre l’attuale ridotta esposizione di Unicredit alla Russia (le attuali attività in Russia rappresentano circa l’1.7% degli impieghi di Gruppo e circa il 4% dell'utile pretasse). 

EFFETTO
Risultati superiori alle attese e alla guidance 2021 a livello operativo grazie al buon andamento del margine d’interesse, commissioni e controllo costi. Accantonamenti sui crediti in linea con attese.

Il Management durante la conference call ha rassicurato sul pieno impegno a distribuire più di 16 mld  di capitale nei prossimi tre anni. A conferma di ciò la decisione di uscire dalla dataroom per l’acquisto della banca russa Otkritie a causa del rischio geopolitico.

Remunerazione 2021 fissata a 3.75 mld e quella 2022 almeno a 3.75 mld tra dividendi e buyback.

Abbiamo rivisto al rialzo le stime 22/23 e aggiornato il piano di buyback ai prezzi di oggi.

Alziamo il target da 16.5 a 18.5 euro per azione.

Raccomandazione su Unicredit MOLTO INTERESSANTE, target price a 18,50 euro. 

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