UNICREDIT +11% Messaggi positivi anche dalla conference call

L'a.d. ha affermato che gli azionisti possono aspettarsi una remunerazione più elevata sui risultati 2022
00882b91d2ca4df1ba4d1564cdda17cd

FATTO
UniCredit si porta sui massimi dal maggio 2018 ed estende il guadagno da inizio anno a +33%.

I messaggi emersi dalla conference call hanno confermato il tono positivo dei dati di stamattina. In sintesi:

Prospettiva 2023:

Margine di interesse: outlook positivo per il 2023 (da 10,7 a 11,3 mld +) guidato dai tassi (deposit facility prevista al 2,50% da fine 1Q 2023) e con ipotesi prudenti in termini di beta dei depositi (dal 20% nel 4Q 2022 al 40 % nel 2023) e Russia (NII inferiore a causa del deleveraging), prestiti attesi piuttosto stabili su base annua.

Commissioni: dovrebbero essere stabili su base annua.

Costi: <9.7 mld, la guidance include già 500 mln di inflazione dei costi relativi al personale (Italia e Austria rinnoveranno nel 2023 il contratto di lavoro).

Costo del rischio: la guidance di 30/35 pb tiene conto del fatto che il tasso di default è ancora molto basso (0,9% nel 2022 e nel gennaio 2023) e si basa su un tasso di default per il 2023 leggermente superiore all'1%. La banca ha effettuato ulteriori overlay di 0,5 miliardi nel 4 trimestre 2022 portando gli overlay totali a 1,8 miliardi che rappresentano un buffer adeguato per mantenere la guidance 2023 a 30/35 punti base anche in uno scenario recessivo.

Capitale e remunerazione

Distribuzione del capitale: il CET1 ratio FL al 14,9% include già dividendi + programma di riacquisto. Sono 9 mld distribuiti in due anni e CEO fiducioso che Unicredit possa distribuire più di 16 mld previsti nel piano quadriennale. Nel 2023 non sono previsti grandi venti contrari in termini di capitale.

Dividendi: 1,91 miliardi di euro da approvare dall'AGM il 31 marzo.

Buyback: 3.34 mld da approvare da AGM il 31 marzo, il management chiederà l'autorizzazione alla BCE per l'intero importo. 

L'esecuzione del buyback sarà suddivisa in due tranche, 2.4 mld nel 1H 2023 e 0.9 mld rimanenti nel 2H 2023.

M&A: Il management ha ribadito che l'eccesso di capitale deve essere affrontato in due modi: dividendi + buyback o M&A. Per quanto riguarda M&A, qualsiasi accordo deve adattarsi 1) da un punto di vista strategico, 2) deve esserci un venditore 3) deve aumentare il valore. La nostra impressione è che, al momento, le condizioni 2 e 3 non siano soddisfatte.

EFFETTO
I messaggi sono stati ben al di sopra delle nostre stime e di quelle del consenso. Diverse riserve per far fronte a uno scenario di recessione rendono più credibili gli orientamenti del CdR. Il consenso è attualmente inferiore del 30% rispetto alla guidance per il 202.,

C'è spazio per aumentare le nostre stime e le ipotesi di remunerazione per tenere conto di una migliore redditività. 

Le operazioni di fusione e acquisizione rimangono un rischio, ma non sembrano probabili nel breve termine.

Mettiamo sotto revisione giudizio e target price. Alla luce dei dati, il consenso alzerà mediamente le stime.

Su Unicredit raccomandazione NEUTRALE, target price 17,50 euro. 

Il titolo viene confermato nel PORTAFOGLIO LONG PIAZZA AFFARI raccomandato da Websim

www.websim.it