TIM - Vivendi boccia le politiche di remunerazione del management in vista dell’AGM

Fatto

in una lettera inviata al CdA, Vivendi ha criticato la politica di remunerazione e bonus a favore dell'AD Labriola e del top management, in vista dell’assemblea del 20 aprile. Secondo la Repubblica, Vivendi giudicherebbe insoddisfacenti i risultati finora conseguiti (con una leva finanziaria salita oltre quota 5x a fronte del calo dell’EBITDA reported) legando la preoccupazione al «processo di definizione di KPI e dei livelli obiettivo da parte del Comitato remunerazione» presieduto dal consigliere indipendente Paola Bonomo.

Anche gli advisor indipendenti ISS, e Glass Lewis, hanno in parte criticato la politica di remunerazione approvata dal consiglio e sottoposta all’AGM. Iss supporta gli incentivi di lungo termine, ma fa notare la carenza di informazioni sul numero di azioni riservate a Labriola per TIM Brasil, la politica di retention di alcuni manager, e la scarsa informativa su alcuni bonus una tantum attribuiti ad alcuni dirigenti con responsabilità strategiche.

Glass Lewis — che avrebbe meno influenza tra i fondi rispetto a ISS — boccia invece la politica di remunerazione, perché «potenzialmente eccessiva» e «legata a un piano che non supportiamo»: nel triennio 2022-2024 all’AD Labriola sono infatti riservate tra 24 e 26.4 milioni di opzioni pari a un massimo di EU25.8mn. Quanto all'elezione di un nuovo consigliere al posto di Arnaud de Puyfontaine, il candidato di Assogestioni Paola Bruno è supportato sia da ISS che Glass Lewis, mentre i due esperti indipendenti suggeriscono di votare contro il candidato dell'Asati Franco Lombardi. Il Sole24Ore non esclude che in caso di fallimento di un accordo sulla cessione di NetCo tramite una EGM, Vivendi potrebbe valutare altre opzioni, tra cui la sfiducia dell’attuale CdA e quindi del management o giocare d’anticipo con un piano che passi per il delisting del gruppo.

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