TIM -3,3% Presentato il piano Free-To-Run

Gli obiettivi non convincono il mercato

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Fatto

La Società ha anticipato ieri sera i target del piano Free-To-Run, che sarà presentato questo pomeriggio a Roma.

Al di là del diverso perimetro (TIM Sparkle ora re-inclusa, ma con contributo pressoché neutrale a livello di FCF), i nuovi obiettivi di Gruppo sono in larga misura coerenti con le indicazioni forniti lo scorso novembre e nascondono una elevata fiducia del management nel rilancio di TIM Consumer, principalmente attraverso un piano di trasformazione con risparmi per €0.4bn entro il 2026.

Questo upside rappresenta l'80% dell'incremento atteso di EBITDAaL-Capex domestico tra il 2023 e il 2026.

Malgrado le nostre stime siano più conservative, riteniamo che questi obiettivi siano realizzabili, considerando anche il trackrecord di successo del management nell’attuare piani di riduzione dei costi di dimensioni simili. Di conseguenza, la riconferma del management è un aspetto cruciale per il successo di questo piano.

Non escludiamo che la recovery del mercato domestico possa essere anche accelerata da una market repair a fronte di un consolidamento del mercato.

Obiettivi principali.

Il fatturato del Gruppo visto in crescita del 3% CAGR'23-26 (in linea con le indicazioni precedenti) a circa €15.8bn nel '26 (escludendo Sparkle: €14.9bn, nostra stima: €14.8bn);

mentre i ricavi di TIM Domestic dovrebbero crescere al 2% CAGR a circa €10.7bn di nel '26 (escludendo Sparkle: €9.8bn, nostra stima: €9.7bn).

Nel '24, atteso un aumento del fatturato di Gruppo del 3-4% e del 2-3% per il business Domestico.

L'Adj. EBITDAaL di gruppo atteso in crescita dell’ 8% CAGR a c.€4.4bn nel '26 (escludendo Sparkle: €4.2bn, nostra stima: €3.9bn);

per TIM Domestic, l'Adj.EBITDAaL dovrebbe crescere al 9-10% CAGR a €2.5bn nel '26 (escludendo Sparkle: €2.3bn, nostra stima: €1.9bn).

Nel '24, l'EBITDAaL organico di Gruppo dovrebbe aumentare dell'8-9% e del 9-10% per TIM Domestic.

L'EBITDAaL meno Capex dovrebbe raggiungere circa €2.2bn nel '26 (nostra stima: €1.7bn), mentre a livello domestico a €1.1bn nel '26 (nostra stima: €0.5bn).

La leva dovrebbe più che dimezzarsi in 3 anni.

L'indebitamento dovrebbe scendere da 3.8x a fine '23A a 1.6-1.7x entro il '26, prima di considerare la remunerazione degli azionisti (nessuna indicazione nel comunicato stampa) e l’incasso dell’earnout sulla vendita di NetCo.

Questo implica un indebitamento netto di €7.0-7.5bn al '26, leggermente al di sopra della nostra stima di €6.4bn (rettificando la nostra stima di €4.8bn per escludere l’incasso dell’earnout su Netco, la cessione di Sparkle e il pagamento dei dividendi cumulati di €0.66bn).

Il gap di €0.5-1.0bn potrebbe essere riconducibile a nostro avviso alla presenza di oneri di ristrutturazione (ci aspettiamo maggiori dettagli su questo punto). Presentata la lista del CdA uscente.

La lista di 15 membri vede confermato Labriola come CEO per il suo secondo mandato e Gorno Tempini (Presidente di CDP) e propone l’avv. Figari per la carica di Presidente indipendente. Il CdA ha deliberato all'unanimità di proporre la nomina di un CdA composto da 9 membri con un mandato triennale.

Effetto

Confermiamo giudizio e target price. Il nuovo Piano industriale 2024 -2026 ‘ Free to Run’ sarà illustrato alla comunità finanziaria in webcast ques…

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