TIM - Sprint dei data center in Italia, ma l’energia resta il vero collo di bottiglia
Milano, in particolare, continua ad attirare grandi investimenti, ma sconta vincoli infrastrutturali che potrebbero frenare una crescita equilibrata del mercato

Fatto
Principali spunti da 3 articoli di stampa oggi su datacenter:
- La capacità italiana, pari a circa 600 MW nel 2025, inferiore a quella di Londra (1,065MW) e di Francoforte (867MW) potrebbe triplicare a 2 GW entro il 2030 con investimenti di oltre Eu18bn, contribuendo significativamente al PIL e all’occupazione (Corriere della Sera). L’Italia conta 187 data center attivi e prevede investimenti per Eu15bn tra 2023-2025; manca però una politica industriale chiara per trasformare infrastrutture in valore e competenze (La Repubblica).
- Milano si conferma polo competitivo europeo con il 46% del totale nazionale (238 MW) e l’investimento di Eu1.6bn da A2A nei prossimi 10 anni, entrando nel business dati oltre alla sola energia (Corriere della Sera).
- Globalmente, si stimano $6.7tn in investimenti entro il 2030, guidati da grandi gruppi come Amazon, Microsoft e Meta (La Repubblica).
- I nuovi data center consumano oltre 3 GW annui, pari a una piccola centrale nucleare, con forti impatti energetici e ambientali, soprattutto in Lombardia (Il Messaggero, Corriere).
Effetto
Il paradosso evidenziato dalla stampa è che la Lombardia, pur essendo tra le regioni più attrattive e rapide nelle autorizzazioni, rischia sovraccaric…
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