TIM - Sentenza favorevole sul canone e Conversione risparmio
La conversione punta a semplificare e razionalizzare la struttura del capitale riducendo i costi di governance e gestione, aumentare la liquidità, ampliando in modo significativo il free float

Fatto
Ci occupiamo delle novità emerse questo weekend , in particolare della sentenza favorevole sul canone di concessione 1998 e dell’annuncio della conversione delle azioni di risparmio in ordinarie.
Sentenza favorevole sul canone di concessione 1998 . TIM ha finalmente ricevuto notifica della sentenza della Corte di Cassazione che conferma il rimborso del canone di concessione del 1998, respinto il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I giudici hanno chiuso una controversia durata oltre 20 anni. La decisione conferma la sentenza della Corte d’Appello di Roma dell’aprile 2024, con un rimborso di poco superiore a €1 bn a favore di TIM inclusi rivalutazione e interessi, a fronte di un canone ori ginario di poco superiore a €500 mn.
Questo prevedibile incasso era atteso riportare la capogruppo (TIM SpA) in utile, forzando così il pagamento dei 3 dividendi maturati sulle azioni di risparmio (TITR) per circa 0,5 miliardi.
Conversione delle azioni di risparmio tempestiva e market -friendly. Il CdA ha convocato le assemblee straordinarie degli azionisti TIT e TITR per il 28 gennaio, per sottoporre una proposta di conversione volontaria e obbligatoria delle azioni TITR in azioni TIT. La conversione volontaria (che richiede una maggioranza dei due terzi dei soci ord.) prevede un rapporto 1:1 con un conguaglio in contanti di €0,12 per azione TITR. La conversione obbligatoria richiede la maggioranza semplice dei risparmisti, con almeno il 20% d el capitale presente: operazione basata su un rapporto 1:1 con un conguaglio in contanti di €0,04 per azione TITR.
Il prezzo di recesso è stato fissato a €0,5117 per azione TITR, con un esborso complessivo per le azioni oggetto di recesso limitato a €100mn, salvo rinuncia da par te della Società.
L’operazione punta a semplificare e razionalizzare la struttura del capitale riducendo i costi di governance e gestione, aumentare la liquidità, ampliando in modo significativo il free float delle azioni ordinarie tramite l’emissione di 6bn di nuove azioni. Assumendo un tasso di adesione dell’80% alla conversione volontaria e del 20% a quella obbligatoria, stimiamo un esborso di c. €630mn per TIM . Creazione di valore di €1bn (NPV) derivante dall’eliminazione della dispersione annuo sui dividendi (pari a €66 mn) a favore degli azionisti TITR (assumendo un ritorno alla distribuzione del dividendo ordinario dal prossimo anno). Riduzione volontaria del capitale sociale. La proposta di riduzione volontaria del capitale sociale a €6 bn (da €11.7 bn) prevede la destinazione di fino a un quinto alla riserva legale e della parte restante a riserve di patrimonio netto disponibili, con l’obiettivo di riequilibrare il patrimonio netto dopo la cessione di FiberCop e finanziare la conversione delle TITR e i relativi conguagli in contanti.
Effetto
BUY confermato, nuovo TP Ord a €0.68 (da €0.65). Incrementiamo il target price per le azioni ordinarie a €0.68 per incorporare pienamente l’incasso di…
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