TIM - Rumors su piano di delisting e break-up

Il governo sembra preferire uno scenario di crescita organica per TIM, evitando uno spezzatino che potrebbe comportare tagli di posti di lavoro, come avvertito dal sindacato Uilcom.

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Fatto

La stampa italiana riporta che il piano di CVC potrebbe passare da un delisting di TIM, con la vendita di TIM Brasil ( Eu5.8bn ), TIM Consumer a Iliad (combinazione spesso citata dal management) e la fusione di TIM Enterprise con Maticmind (70% CVC, 15% CDP, 15% famiglia Saladino).

Tuttavia, il governo sembra preferire uno scenario di crescita organica per TIM, evitando uno spezzatino che potrebbe comportare tagli di posti di lavoro, come avvertito dal sindacato Uilcom.

Vivendi, che detiene il 23.75% di TIM, avrebbe incontrato potenziali acquirenti a Parigi, tra cui CVC, Apax, Bain e Apollo.

I francesi punterebbero ad incassare almeno Eu1.5bn, ovvero 0.41€ per azione, livello inferiore rispetto al precedente 0.50€.

Vivendi potrebbe attendere tre eventi chiave prima di decidere:

1) il verdetto del tribunale sull’appello contro il CdA di TIM per la vendita di NetCo;

2) l’incasso di circa Eu900mn dal governo per il canone del 1998 (tempo fino al 20 gennaio per raggiungere un accordo);

3) la vendita di Sparkle per Eu700mn (firma prevista entro fine anno).

Inoltre, il nuovo piano industriale di TIM , che sarà presentato il 13 febbraio 2025, potrebbe prevedere il ritorno al pagamento dei dividendi nel 2025 (pagamento nel 2026, secondo Il Sole24Ore ).

Effetto

Un piano di break-up di questa portata richiederebbe inevitabilmente il delisting di TIM, un’opzione che permetterebbe ai soci di minoranza di cristal…

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 Redazione

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