TIM - Rumors su insoddisfazione di KKR

Se confermata, la posizione di KKR richiederebbe un confronto con il governo, considerando anche le recenti indiscrezioni di stampa in merito all’avvio a febbraio di un cantiere sulla “Rete Unica”

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Fatto

Secondo Il Fatto Quotidiano e Dagospia, i fondi esteri, tra cui KKR, sarebbero insoddisfatti degli investimenti in Italia, mettendo in difficoltà il governo.

KKR ha acquisito il 37% di FiberCop (FC) per c. Eu4.0bn potrebbe valutare un'uscita anticipata dopo 3 anni invece dei 5 previsti dal lock-up, nonostante il contratto MSA con TIM di durata 15+15 anni, che garantisce ricavi annui crescenti da Eu2.0bn fino al 2029 (circa il 50% del fatturato di FC), con incrementi a Eu2.1bn nel 2030 e fino a Eu2.5bn nel 2039.

La fusione con Open Fiber (OF) comporterebbe un earn-out fino a Eu2.5bn a favore di TIM, un costo che KKR sembrerebbe intenzionato a evitare.

Inoltre, l'indagine avviata da AGCM sul MSA potrebbe influire negativamente sui conti di FC, aumentando il rischio di perdite.

Dagospia ipotizza che, in caso di difficoltà finanziarie, FC potrebbe valutare interventi sul personale, inclusa una possibile riduzione degli attuali 20mila dipendenti trasferiti da TIM.

Quest’ultima ipotesi sarebbe stata, tuttavia, già smentita dalla stessa FC, scrive il Fatto Quotidiano.

Dal canto suo, il governo spingerebbe per la fusione tra OF e FC, sia per mitigare le difficoltà finanziarie di CDP (azionista al 60% di OF), dopo il recente aumento di capitale di OF, sia per realizzare in fretta sinergie ed efficienze.

Effetto

Se confermata, la posizione di KKR richiede necessariamente un confronto con il governo, considerando anche le recenti indiscrezioni di stampa in meri…

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 Redazione

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