TIM - Process letter per NetCo inviata agli offerenti
Dalle notizie non emergono nuovi spunti, ma apprezziamo la decisione di TIM di lasciare completamente all’offerente la gestione dei rimedi antitrust e i tentativi del governo di mediare con VIV.
Il Sole24Ore di sabato riferisce che la Società ha avviato la procedura formale, che dovrà portare alla presentazione delle offerte migliorative per NetCo entro le 17 del prossimo 18 aprile.
Il Gruppo ha inviato infatti una process letter per richiedere maggiori dettagli sui termini e le condizioni di entrambe le offerte. Nella lettera viene anche chiesto che la gestione del rischio antitrust (possibili rimedi e concessioni) sia completamente a carico dell’offerente.
Il Corriere Economia riferisce dei tentativi del capo di gabinetto, Gaetano Caputi, di trovare una mediazione con Vivendi ed evitare una rottura. Il giornale non esclude che si possa arrivare ad un'Opa collettiva su TIM da parte di CDP, Macquarie, Kkr e altri investitori italiani (Invitalia o Poste), ed alla possibilità di cedere la parte meno strategica di TIM a fondi esteri e trovare un alleato per la ServiceCo.
Dalle notizie non emergono nuovi spunti, ma apprezziamo la decisione di TIM di lasciare completamente all’offerente la gestione dei rimedi antitrust e i tentativi del governo di mediare con VIV.
La cessione di asset in sovrapposizione tra la rete di TIM e quella di Open Fiber nelle aree nere (dove ipotizziamo un overlap fino all’80%) potrebbe facilitare le trattative, aumentando le possibilità di un’approvazione spedita da parte delle autorità antitrust.
Potrebbe inoltre consentire alla stessa CDP/MAM di ottenere maggiori risorse per finanziare l’offerta, senza pregiudicare completamente le sinergie provenienti da una futura integrazione delle reti.
Oltre a Fastweb, vedremmo ben posizionati ad avere un ruolo di remedy taker anche altri operatori nazionali come Iliad (che ha già all’attivo un accordo con Open Fiber e FiberCop) e/o player FTTH regionali (come Unidata o Intred)