Tim - Primo vertice TIM -Poste sulla governance

Il Messaggero riporta che ieri si è tenuto un vertice tra Poste e Tim sul futuro della governance del gruppo, a seguito del ridimensionamento di Vivendi al 2,5%.

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Fatto

Il Messaggero riporta che ieri si è tenuto un vertice tra Poste e Tim sul futuro della governance del gruppo, a seguito del ridimensionamento di Vivendi al 2,5%. Poste sarebbe in predicato di ottenere almeno due posti nel CdA, inclusa la presidenza. In caso di uscita di Alberta Figari, attuale presidente, per esigenze legate alle quote di genere, si ipotizza la nomina di un’altra figura femminile: tra i nomi in campo Annamaria Tarantola, ex Bankitalia, ex presidente Rai e oggi alla guida della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.

L’altro posto nel board potrebbe essere occupato da Matteo Del Fante, AD di Poste. L’AD Pietro Labriola verrebbe confermato, mentre tra i possibili uscenti si citano Giovanni Gorno Tempini (oggi presidente di CDP) e Federico Ferro Luzzi. Per il ruolo di CFO, si valuta il ritorno di Piergiorgio Peluso. Parallelamente, le banche stanno finalizzando il prestito da Eu675mn per finanziare l’acquisto di Sparkle da parte di MEF e Retelit, su una valutazione complessiva di Eu736.1mn. Il finanziamento sarebbe articolato in tre linee: Eu450mn per l’acquisizione, Eu200mn per capex, e Eu25mn come linea revolving. È incluso anche un pacchetto derivati da Eu12.1mn. I commitment attuali coprono Eu501.2mn, mentre per i restanti Eu173.8mn si cerca l’ingresso di altre istituzioni.

Effetto

Non emergono nuovi spunti. Le indicazioni odierne lasciano intendere che Poste non chiederà un rinnovo completo del CdA in vista dell’AGM del 24 giugn…

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 Redazione

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