Tim - Open Fiber: soci divisi sulla cessione delle aree grigie
Il titolo ha segnato in apertura i nuovi massimi da tre anni

Fatto
La Repubblica riferisce che Il cda di Open Fiber si riunisce oggi per discutere la proposta di FiberCop (controllata da Kkr, con il Mef al 16%) di acquistare 5 lotti degli 8 assegnate a Open Fiber nelle aree grigie e relativi ai bandi del PNRR “Italia a 1 Giga”.
L’offerta riguarda le regioni più ricche (Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio) e prevede l'acquisto a prezzo di costo, salvo conguaglio per le linee già attive. L’offerta di Kkr, che troverebbe l’appoggio di una parte del governo – anche se bisognerà discutere del prezzo – si basa sul presupposto che così facendo la cablatura delle 5 regioni sarebbe completata entro i termini del bando, e quindi senza sforare il limite incorrendo in costose penali.
La proposta divide i soci: Macquarie (40% di Open Fiber) è contraria a cedere asset strategici già finanziati, mentre Cdp, che controlla il 60%, sarebbe più aperta. Open Fiber ha appena approvato un piano di rifinanziamento da Eu2bn, di cui Eu1bn in aumento di capitale, fortemente sostenuto da Macquarie che crede nella bontà del progetto. Il giornale aggiunge che se FiberCop riuscisse a rilevare la quasi totalità delle aree grigie, portando avanti la sostituzione del rame con la fibra di quelle nere, di fatto verrebbe meno - almeno in parte- l’opportunità di dare vita alla rete unica, e di conseguenza anche TIM rischierebbe di perdere il suo earn out (fino a Eu2.5bn entro fine 2026).
Effetto
Malgrado queste indicazioni, nella call sui risultati 1Q il management di TIM ha confermato il proprio ottimismo sul riconoscimento dell’earn out lega…
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