TIM - Netto incremento nel B2B mobile, Swisscom conferma le previsioni

Fatto

Ecco i principali messaggi dalla call di Swisscom, oramai diretto concorrente di TIM, sull’Italia (previsioni 2025 confermate):

• Ricavi: attesi sostanzialmente stabili; il calo nel segmento B2C sarà compensato dalla crescita nel B2B e nel segmento wholesale (vendita all’ingrosso di servizi a terzi). Prevista una riduzione dei ricavi da servizi compresa tra 100 e 200 milioni di euro, verso la fascia più alta.
• Adjusted EBITDAaL (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, Amortization and Leases): previsto a –150 milioni di euro, inclusi 50 milioni di euro di costi per l’integrazione.
• Sinergie: elemento centrale per l’aumento della redditività nel 2026; il 2025 rimane un anno di transizione. Completata l’integrazione organizzativa e unificato il management. Prime ottimizzazioni dei servizi provenienti da Vodafone già realizzate. Migrazione delle schede SIM Fastweb sulla rete Vodafone in corso, con completamento previsto entro fine 2025. Attese sinergie per 200 milioni di euro nel 2026.
• B2C Mobile: mercato più razionale, con minori promozioni e maggiore attenzione al valore del cliente. Prezzi iniziali (front book) di Vodafone e Fastweb allineati; nuovo portafoglio di offerte congiunto da settembre. Strategia multi-marca: Vodafone e Fastweb come marchi di fascia alta (premium), ho.Mobile per la clientela attenta al prezzo (value). Riduzione del tasso di abbandono clienti (churn rate) dal 24% al 18%. Ricavi medi per utente (ARPU) in crescita sui nuovi clienti.
• B2C Fisso: ARPU stabile, churn in calo (dal 20% al 18,4%), ma ancora perdita di clienti broadband (–52.000 nel secondo trimestre). Prezzi già uniformati tra i due marchi.
• Wholesale: superata quota 1 milione di linee a banda ultra-larga (+31% su base annua), ricavi in aumento del 9% a 173 milioni di euro. Ulteriore crescita attesa nel 2026; processo di migrazione ancora in corso.
• Energia: ora offerta su tutti i canali Vodafone, con vendite raddoppiate nel trimestre. Ricavi a doppia cifra in milioni di euro, margini positivi su EBITDAaL e flusso di cassa. Espansione del cross-selling verso il segmento B2B e piccole e medie imprese (PMI).

Effetto