Tim - Mancato accordo sul canone
La Corte d’Appello ha confermato l’assenza di un accordo tra MEF e TIM sul rimborso del canone concessorio del 1998 e depositerà in settimana la decisione sulla sospensiva da concedere al governo.

Fatto
La Corte d’Appello ha confermato l’assenza di un accordo tra MEF e TIM sul rimborso del canone concessorio del 1998 e depositerà in settimana la decisione sulla sospensiva da concedere al governo.
Secondo Milano Finanza , il MEF avrebbe adottato un approccio conservativo, rinviando qualsiasi accordo transattivo e attendendo il pronunciamento della Cassazione, previsto non prima del 2026, per evitare rilievi dalla Corte dei Conti.
Gli interessi continueranno a maturare, ma l’assenza di liquidità influisce negativamente sulla visibilità di un ritorno al dividendo di TIM . In caso di sentenza favorevole, il rimborso potrebbe superare il miliardo dovuto e andrebbe a ridurre il leverage di TIM, ma senza benefici immediati per gli azionisti.
Sul dossier Sparkle, il CdA TIM dovrebbe esprimersi positivamente sulla cessione a MEF-Asterion per Eu700mn, subordinata però al completamento del financing package (Eu600mn a debito, Eu100mn in equity).
Secondo il Messaggero , UniCredit potrebbe essersi sfilata dal pool di banche, rallentando la chiusura, mentre La Repubblica segnala che il MEF potrebbe dilazionare il pagamento fino a 18 mesi dalla firma, con impatti negativi sulle tempistiche di incasso (oltre l’estate 2025) e sulla capital allocation del nuovo piano industriale , in particolare il ritorno al dividendo e il buyback delle azioni di risparmio.
Effetto
Alla luce dell’elevato importo e della complessità della situazione, riteniamo probabile che il giudice concederà la sospensiva al governo, nonostante…
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