TIM - La decisione sulla rete unica potrebbe essere più vicina

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Secondo il Sole24Ore, l'intervento del MEF insieme a KKR nell'acquisizione di NetCo avvicina anche il momento delle decisioni sulla rete unica, in vista dell'offerta vincolante attesa entro fine settembre e che potrebbe essere ratificata da un'assemblea TIM tra novembre e dicembre.

Il giornale ricorda che l'attuale offerta non vincolante di KKR per NetCo, di 23 miliardi di euro, include già un earnout di 2 miliardi di euro legato anche alle sinergie derivanti da una combinazione con Open Fiber.

In particolare, entro la fine del mese CDP dovrà comunicare al Tesoro se parteciperà all'operazione acquisendo una partecipazione finanziaria di circa il 3% di NetCo.

Da un lato, il governo potrebbe cercare di convincere l'antitrust UE sulla presenza di due reti in concorrenza in Italia o limitare l'eventuale combinazione alle sole aree disagiate (bianche e grigie) di Open Fiber.

Attualmente, la rete di Open Fiber conta 2,6 milioni di clienti attivi FTTH (circa il 65% del totale), ma nelle aree bianche (dove Open Fiber è l'unica concessionaria) ci sono solo 170.000 clienti attivi su 3,5 milioni di unità immobiliari vendibili, nonostante gli investimenti di quasi 2 miliardi di euro.

Open Fiber sta sostenendo i costi di backhauling (circa 250-260 milioni di euro) per collegare gli ultimi 40 milioni di collegamenti in fibra non coperti dal bando Infratel e, al fine di conquistare il cliente, si è disposti ad anticipare un costo medio di 500 euro per l'allacciamento, il che potrebbe significare un altro miliardo di euro di investimenti a carico di Open Fiber, con un impatto inevitabile anche per CDP.

Guardando all'intero mercato italiano, il take up commerciale della fibra procede ancora molto lentamente: solo 200-250.000 utenti al trimestre (meno di 1 milione all'anno), una velocità che richiederebbe anni per riempire l'intera infrastruttura.

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