TIM - Il Mef pronto ad appoggiare una proposta congiunta con KKR su NetCo

Fatto

La stampa del weekend riprende le indiscrezioni secondo cui il Tesoro sarebbe pronto a sostenere un'offerta congiunta per la rete di TIM promossa da KKR e da CDP, oggi concorrenti.

Secondo il Corriere della Sera, TIM ha inviato a CDP e Macquarie (MAM) una lettera per chiedere se a fronte della disponibilità di KKR a proseguire il percorso, intendono andare avanti o se ritengono concluso il loro impegno, l'orientamento sarebbe quello di fermarsi.

Se così fosse CDP e MAM avrebbero le mani libere per confrontarsi con KKR e valutare se presentare un'offerta congiunta. Il coinvolgimento di F2i potrebbe invece rivelarsi funzionale a mitigare i rischi antitrust (F2i partecipato solo al 14% da CDP)  e a raccogliere capitali privati di investitori italiani e esteri, in modo da aumentare il firepower per eventuali rilanci: il Sole24Ore di sabato non esclude che si possa arrivare a Eu24bn non distante dai Eu26bn minimi chiesti da Vivendi (VIV).

Meno probabile che con il coinvolgimento del governo che VIV possa mettersi di traverso: non è escluso, secondo il Corriere della Sera, che VIV potrebbe uscire da TIM per puntare di nuovo a MFE (di cui possiede ora una quota del 23.2%). In un'intervista a Il Sole 24 Ore di sabato Stefano Donnarumma, AD uscente di Terna, nega ipotesi di coinvolgimento in TIM. 

La Banca europea per gli investimenti (BEI), assistita in parte da una garanzia di SACE, ha confermato l’impegno al fianco di TIM nello sviluppo delle infrastrutture di rete di ultima generazione, attraverso un finanziamento da Eu360mn dedicato al potenziamento della copertura 5G in Italia.
 

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