Tim - FiberCop lancia un'offerta di bond per 1,4 mld di euro

Il rating resta supportato dal ruolo strategico della rete e dalla capacità di generare cash flow stabile nel lungo periodo, ma la scala del piano introduce rischi al merito creditizio

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FiberCop ha lanciato un’offerta di obbligazioni per Eu1.4bn, suddivisa tra titoli senior garantiti a tasso fisso (scadenze 2030 e 2032) e a tasso variabile (scadenza 2031). I proventi serviranno ad aumentare la liquidità dell’Emittente, finanziare capex, rifinanziare debito esistente e coprire i costi dell’operazione. 

L’initial price talk è per un rendimento del 5-5.5% sulle obbligazioni a tasso fisso e EURIBOR+325pbs su quella a tasso variabile.  Le nuove obbligazioni offrono un premio di 60–75 bps rispetto alla curva dell’emittente (che nelle nostre stime  equivale ad un risparmio di Eu70-80mn l’anno a livello di oneri finanziari), ma non escludiamo un restringimento significativo in fase di collocamento.

La Società potrebbe utilizzare parte dei proventi dell’emissione per rimborsare i bond in scadenza nel 2026 (circa Eu700mn in scadenza tra gennaio e maggio), ottimizzando così la struttura del capitale e per finanziare i capex a supporto del piano di accelerazione del rollout FTTH.

Ricordiamo che nel 2024 FiberCop ha bruciato cassa operativa (EBITDAaL-Capex) per oltre Eu0.9bn, raggiungendo un debito netto di Eu9.2bn (6.1x EBITDAaL reported, 5.0x adjusted). Post emissione, stimiamo una leva pro forma in area 5.4x ancora sotto la soglia di 6.25x indicata da S&P per un eventuale downgrade.

La scorsa settimana Moody’s ha confermato il rating Ba1 di FiberCop ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo, a fronte di  una leva ancora elevata (~7x nel 2025, secondo i parametri usati dall’agenzia) e flussi di cassa negativi nei prossimi 2–3 anni a causa dell’aumento dei capex per il rollout FTTH.

Il rating resta supportato dal ruolo strategico della rete e dalla capacità di generare cash flow stabile nel lungo periodo, ma la scala del piano introduce rischi al merito creditizio.
 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim