Tim - Feedback dalla conference call di ieri
Come prevedibile, la remunerazione degli azionisti è stato il tema centrale della call.

Fatto
Come prevedibile, la remunerazione degli azionisti è stato il tema centrale della call.
Il management ha confermato un approccio market-friendly, ma la scelta sul mix (buyback/ dividendi) dipenderà dalle condizioni di mercato nel 2026, mentre l’allocazione tra le due classi di azioni sarà discrezionale. Per liberare riserve distribuibili di capitale, il management prevede di sottoporre una riduzione del capitale sociale al voto dell'EGM (su cui resta tuttavia il rischio di opposizione da parte di Vivendi).
Guidance
• Aggiornamento target, non un nuovo piano industriale: Sparkle deconsolidata dal perimetro, ma il framework complessivo resta invariato.
• EBITDAaL - CapEx in linea con il piano precedente. Il 3Y CAGR dell'EBITDAaL domestico è inferiore (ora 5-6% dal precedente 9-10%) per una base di partenza più alta, grazie a efficienze OpEx già realizzate. Tuttavia, le ottimizzazioni su CapEx garantiscono un OpFCF in linea o superiore a quello del piano precedente.
• FCF Bridge: miglioramento anticipato di un anno, con ulteriori spazi di upside nel 2026. Miglioramento dell’EFCF’25 (Eu0.5bn, +Eu0.3bn vs precedente piano) legato a minori imposte, interessi e all’ottimizzazione del circolante in Italia e Brasile. Il buyback in Brasile è già considerato nel Net Cash Flow 2025 (Eu0.2bn).
• MVNO: Il contratto con Fastweb scade nella 1H26, ma TIM fiduciosa di sottoscrivere un nuovo accordo con un MNVO (Poste Mobile?) nel FY26.
Scenari di Consolidamento
• TIM Consumer: nessuna preferenza tra consolidamento con Iliad o Poste Mobile, uniche due opzioni possibili.
• TIM Enterprise: flessibilità strategica per esplorare opportunità M&A che generino valore per gli azionisti, incluse acquisizioni inorganiche di piccole dimensioni.
Altri Temi
• Prezzi: TIM intende evitare strategie aggressive nell’acquisizione dei clienti. Il repricing degli ultimi tre anni ha migliorato l'ARPU, riducendo il gap tra front book e back book e privilegiando il valore rispetto ai volumi.
• Segmento Enterprise: TIM Enterprise cresce del 6% meglio del mercato (+5%) grazie alla forte presenza nel segmento PA (crescita del +10-11%), che pesa il 50% dei ricavi di TIM Enterprise.
• MSA con FiberCop: La riduzione del 5% dei costi relativi all’MSA conferma l'assenza di impegni contrattuali su volume o valore. TIM acquista da FiberCop l’80% dei servizi FTTH a prezzi regolati, gli stessi applicati agli altri operatori. Nel 1Q25, TIM ha attivato le prime linee FTTH in aree bianche su rete Open Fiber.
• Bundle Integrati con Gas/energia: Primo contratto con un utility provider a febbraio per il segmento PMI, allo studio espansione nel mercato consumer.
• Polo Strategico Nazionale: riguarda circa 1/3 dei contratti cloud di TIM Enterprise, che generano ricavi per >€2.5bn
Effetto
Le indicazioni sulla politica di remunerazione e le condizioni al contorno ci fanno pensare che il margine di manovra da parte del management sia piut…
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