TIM +3% Prospettive future, dopo il crollo di ieri
In vista dell'imminente AGM del 23 aprile per la nomina del nuovo CdA, l'attuale management ha davanti a sé una finestra di tempo alquanto limitata per riconquistare la fiducia del mercato.

Fatto
TIM prova a reagire al drammatico -23% registrato ieri a valle della presentazione del piano Free -To-Run, che ha riportato la quotazione sui minimi da oltre un anno.
Dal primo gennaio -25%.
A nostro avviso il crollo del titolo TIM è stato causato da una serie di elementi che hanno determinato un significativo disallineamento rispetto alle aspettative del mercato:
• un punto di partenza più alto di Eu1bn per l'indebitamento netto a fine 2024 (a €7.6bn) rispetto alle previsioni;
• un EFCF negativo nel 2024 e limitato nel 2025 soprattutto a fronte di maggiori uscite di capitale circolante per oneri di ristrutturazione (concentrate principalmente nel 2024 e nel 2025);
• Oneri finanziari molto più elevati (Eu0.8bn/l’anno, il doppio rispetto al consenso) per riflettere i premi pagati sugli ultimi bond emessi);
• Ancora più importante, i target operativi sul mercato domestico risultano molto ambiziosi e front-end loaded con una crescita attesa dell'EBITDAaL del 9-10% nel 2024 che da un lato riflette una fiducia estrema del management nella rilancio di TIM Consumer, dall’altro rappresentano un elemento cruciale per mantenere gli obiettivi di leva a fine 2026 (1,6 -1,7x) entro la media di settore di 2x.
Effetto
In vista dell'imminente AGM del 23 aprile per la nomina del nuovo CdA, l'attuale management ha davanti a sé una finestra di tempo alquanto limitata pe…
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