TIM - Al via il cantiere sulla governance

Fatto

Il CdA di TIM si riunirà questo giovedì per avviare il processo di formazione della nuova lista del CdA uscente. Secondo la stampa, un punto di discussione all'ordine del giorno è la numerosità del nuovo CdA. C'è divergenza di opinioni tra i consiglieri su questo aspetto. Alcuni ritengono che, nel rispetto delle norme statutarie, il numero dovrebbe essere ridotto a 9, considerando la semplificazione del perimetro di attività una volta ceduta NetCo.

Altri consiglieri sarebbero invece favorevoli a mantenere l'attuale numero di 15 direttore, soprattutto per introdurre nuove competenze, con un particolare focus sulla relazione tra ServiceCo e NetCo. Il Presidente Rossi, seppur non disponibile ad un nuovo mandato, sarebbe pronto a gestire il processo di formazione della lista, che dovrebbe essere pronta entro il 6 marzo, quando il CdA si riunirà per approvare l'aggiornamento del piano industriale.

Dopo il 18 gennaio, TIM, con il supporto dei Proxy Advisors, dovrebbe iniziare a incontrare i principali azionisti. Il Sole24Ore riporta anche che sia Vivendi (VIV) che CDP non avrebbero intenzione di presentare una propria lista di maggioranza. Dal canto suo, Assogestioni, che storicamente presenta solo liste di minoranza, potrebbe decidere di aderire alla lista del CdA uscente. 

Il Sole24Ore di sabato riporta che KKR ha presentato nei giorni scorsi la richiesta al Golden Power per l’acquisizione di NetCo, dopo la notifica fatta da TIM prima di Natale. L'approvazione da parte del Governo dovrebbe arrivare in tempo utile per il closing dell’operazione, atteso prima dell'estate e non dovrebbe rappresentare una issue, così come l’avallo da parte dell’antitrust UE.  TIM Sparkle potrebbe restare nel perimetro della ServiceCo se non dovesse essere ceduta. La scadenza per la presentazione di una nuova offerta da parte di KKR è per fissata fine gennaio.  

Effetto