Tenaris - Pieno impatto delle tariffe atteso nel 4Q 2025

Fatto

Risultati 3Q25 superiori alle nostre attese a livello di ricavi e margine operativo, grazie a volumi e marginalità più alti. Utile netto in linea, generazione di cassa per aumento circolante.

Nel dettaglio, i ricavi di gruppo si sono attestati a US$2,978mn (+2% YoY, -3% QoQ, vs. attese US$2,883mn), EBITDA a US$753mn, l’adj. EBITDA a US$719mn (+4% YoY, -2% QoQ, vs. attese US$649mn), con margine adj. EBITDA al 24.1% (vs. exp. 22.5%) rispetto al 23.7% del 2Q25.

L’utile netto si è attestato a US$446mn (flat YoY, -16% QoQ, vs. attese US$438mn). I volumi Tubes si sono chiusi a 979k ton (+4% YoY, flat QoQ, vs. attese 910k ton); il prezzo medio di vendita è stato di US$2,937/ton (-1% YoY e QoQ, vs. attese US$3,003/ton). La posizione di cassa netta si è attestata a US$3.48bn (vs. attese US$3.79bn) rispetto ai US$3.7bn di fine giugno, con aumento di circolante del quarter per US$0.3bn. Interim div. fissato a US$0.29ps.

Outlook di mercato: nel complesso, l’attività di perforazione rimane resiliente poiché gli operatori si concentrano sulle prospettive di lungo periodo e sulla riduzione dei costi operativi.

Negli Stati Uniti, dopo l’aumento dei dazi a giugno, le importazioni di OCTG stanno calando dai livelli elevati del 1H25, ma le scorte restano alte e i prezzi OCTG non riflettono ancora i maggiori costi legati ai dazi. In Argentina, i risultati delle elezioni congressuali di medio termine potrebbero ridurre l’incertezza e migliorare le condizioni di finanziamento per l’ulteriore sviluppo dello shale play di Vaca Muerta.

Guidance: per il 4Q25 Tenaris prevede vendite in linea con i livelli del 3Q25, ma con costi e margini impattati dal pieno effetto dell’aumento dei costi tariffari.

Effetto