TELECOM ITALIA - Telefonica cede il 45% della rete FTTH in aree rurali spagnole

FATTO
In Spagna Telefonica ha annunciato la cessione del 45% della rete FTTH (valutata per il 100% Eu2.5bn, 27.1x EV/EBITDA pro forma 2022) al consorzio costituito da Vauban Infrastructure Partners e Crédit Agricole Assurances. L’operazione prevede la costituzione di Bluevia, un operatore wholesale-only per lo sviluppo del FTTH nelle aree rurali in Spagna, che vedrà Telefonica Spagna come anchor tenant e offrirà a tutti gli operatori accesso alla rete. Bluevia acquisirà da Telefonica Espana un fooprint iniziale di 3.5mn household, con l’obiettivo di crescere fino a 5.0mn entro il 2024 upgradando la rete da rame a fibra. Il closing dell’operazione è atteso entro fine 2022.
EFFETTO
Il multiplo EV/Household è di circa Eu714 e si colloca in linea con quello pagato nel 2020 da Macquarie/CDP per rilevare il 50% di Open Fiber detenuto da ENEL (EV:7.1bn, circa 710 euro per casa passata, considerando 10mn di case passate nel 2020 da OF) ma su livelli sensibilmente inferiori a quello riconosciuti in passato per altri asset specializzati nello sviluppo della fibra FTTH in aree rurali (circa 1000 euro per casa passata). Il multiplo di 27x EV/EBITDA’22E si colloca invece sulla parte alta (20-25x) delle valutazioni storiche per operazioni analoghe relative alla cessione di reti FTTH (Covage in Francia ceduta a SFR a 28.6x, Fastfiber ceduta da Altice in Portogallo a Morgan Stanley per circa 20x ) e supporta la visibilità sui multipli più elevati chiesti in Italia da Vivendi per la cessione di NetCo (31-34bn, 14-15x) rispetto a quelli impliciti nelle valutazioni di consensus (circa 20bn, 9x) e a quella formulata dagli advisor di TIM (Eu25bn, 11x). Il significativo gap valutativo con la rete di Telefonica nelle aree rurali spagnole potrebbe essere giustificato dal maggior livello di infrastrutturazione FTTH da parte di Telefonica, alla scala più contenuta dell’asset (minor rischiosità e maggiore appetibilità per i fondi infastrutturali), dall’assenza di competizione da parte di altri player in queste aree (assenza di concorrenza compensa i minori ritorni sugli investimenti) e dall’opportunità di sfruttare finanziamenti pubblici per la copertura di queste aree.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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