TELECOM ITALIA - Stallo sulla rete: il confronto riparte a gennaio coinvolgendo il management
FATTO
L'obiettivo del governo è il controllo pubblico della rete da un lato e dall'altro la tutela dei posti di lavoro, ha affermato ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Dopo il quarto round di trattative di ieri, i rappresentanti delle istituzioni hanno proposto di aprire una seconda fase del tavolo, chiedendo agli azionisti di formulare le proposte che intendono implementare e coinvolgendo nelle ulteriori attività di approfondimento anche il management di TIM.
Il Messaggero riporta che Vivendi (e l'advisor Rothschild) avrebbero posto tre condizioni sulla vendita di NetCo:
i) un dividendo straordinario da 3 mld,
ii) una leva molto sostenibile per la ServiceCo grazie ad una significativa riduzione del debito e al taglio di posti di lavoro,
iii) una valutazione per NetCo di 24 mld (che si confronta con circa 18 mld offerti da CDP e fondi), mentre la scissione proporzionale di TIM in due società quotate, caldeggiata da Vivendi, sarebbe stata respinta da CDP.
Tra i punti di convergenza, secondo il Sole 24Ore, figurano invece la sostenibilità del debito e la tutela dei posti di lavoro per ciascun asset, NetCo (max 10 mld di debito, 21mila dipendenti) e ServiceCo (4 mld, 12 mila) e questo comporterebbe necessariamente la cessione di alcuni asset prima.
La Stampa riporta un altro punto interessante: il prossimo anno il Governo potrebbe avviare trattative per incentivare ulteriormente la migrazione dei clienti dal rame alla fibra ottica, questo avrebbe un impatto positivo sulla valutazione di NetCo e ridurrebbe il divario tra Vivendi e CDP.
Tra le altre misure allo studio e che potrebbero essere affrontate a gennaio figurano, sempre secondo il quotidiano, anche l’alleggerimento dei limiti elettromagnetici (su cui sarebbero in corso valutazioni sui costi-benefici); la riduzione dell’IVA sui servizi TLC (su cui va trovata la copertura finanziaria da parte del governo) e contratti di sviluppo per sostenere gli investimenti di rete.
EFFETTO
Nonostante la proroga a gennaio delle trattative (ampiamente prevedibile), accogliamo con favore la determinazione del governo nel trovare una soluzione sul riassetto coinvolgendo anche il management di TIM nelle future interlocuzioni, ma anche le indicazioni riportate dal Messaggero sulla valutazione di NetCo, a fronte di una possibile riduzione del gap valutativo tra le attese di Vivendi e quelle di CDP.
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