TELECOM ITALIA - Smentisce le indiscrezioni sul piano industriale

l'appeal speculativo resta elevato
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FATTO
TIM ha definito "infondate e dannose per l'azienda" le ricostruzioni di stampa riportate da Il Messaggero domenica e ha preannunciato esposti in Procura e in Consob. 

"Il piano", precisa TIM, "è in via di definizione" e non sono state prese decisioni sui target quantitativi ne' sono stati oggetto di discussione”. 

Il Messagero domenica riportava visioni contrastanti all'interno del Cda di Tim sul nuovo piano e ipotizzava un cda straordinario prima di quello del 2 marzo per l'approvazione. Secondo il quotidiano, l'AD Pietro Labriola vorrebbe target prudenti che punterebbero a crescita negativa di ricavi ed Ebitda fino al 2024 mentre alcuni consiglieri spingerebbero per obiettivi più ambiziosi.
KKR potrebbe bloccare qualsiasi mossa di Telecom Italia per creare una società di rete ponendo il veto al trasferimento nel NewCo di FiberCop, scrive La Stampa sabato.

EFFETTO
Nelle nostre stime correnti sul 2022, ipotizziamo per il business domestico andamenti flat per fatturato da servizi domestici e un ritorno ad una crescita low single digit dell’EBITDAaL a fronte di un calo del -13% nel 2021, aspettandoci iniziative di maggiore controllo sui costi, i primi benefici dal PNRR e la possibilità di rinegoziare il contratto con DAZN, uno dei principali driver dei tre profit warning dello scorso anno.

Sugli anni venturi ci aspettiamo la conferma di andamenti sostanzialmente flat per la topline da servizi in Italia e una crescita low-single-digit dell’EBITDAaL. 

Quanto a KKR, le nuove indiscrezioni contrastano con quelle già circolate la scorsa settimana secondo cui KKR valuterebbe l’ingresso NetCo come alternativa a OPA. In questo senso, il potere di veto rappresentato dalla partecipazione di KKR in FiberCop (minoranza di blocco del 37.5%) potrebbe rappresentare un elemento negoziale nelle trattative con TIM. Un coinvolgimento più diretto del fondo americano rappresenta un chiaro elemento a supporto del piano interno di Labriola. In particolare, non escludiamo che KKR potrebbe puntare a scambiare la partecipazione in FiberCop con una quota nella NetCo di TIM. In seconda battuta, nell’eventualità di un merger in carta della NetCo con Open Fiber, un patto parasociale tra CDP, KKR e Macquarie potrebbe agevolare CDP nel controllare almeno il 51% della rete unica.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,60 euro.  

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