TELECOM ITALIA - Possibile tavolo tecnico con governo, CDP e Vivendi
FATTO
Il Sottosegretario Butti potrebbe convocare un nuovo tavolo tecnico fra governo, CDP, Vivendi e TIM già questo venerdì, con l’obiettivo di ridurre il divario tra le valutazioni. Lo riferisce Il Sole 24 ore
Se non dovessero esserci avanzamenti, il governo potrebbe riunirsi la prossima settimana per discutere anche sugli incentivi al settore.
Per Milano Finanza (MF), Vivendi sarebbe più interessata alla scissione proporzionale di TIM in due società quotate (NetCo e ServCo), opzione meno gradita al governo, che invece guarda all’acquisizione di NetCo.
Dall’articolo di MF emergono nuovi spunti. L’offerta non vincolante potrebbe attestarsi a quasi 20 miliardi, mentre TIM potrebbe mantenere una quota di minoranza, compartecipando nella BidCo insieme a CDP, Macquarie e KKR. Nel perimetro non verrebbe compresa Sparkle, dal momento che CDP punterebbe ad ottenere il controllo dell’asset separatamente.
EFFETTO
Al momento ci sembra poco plausibile che TIM possa conservare in futuro una quota di minoranza nella Netco, considerando i vantaggi regolatori legati alla perdita dell’integrazione verticale per NetCo stessa (e indirettamente per TIM nel cristallizzare una maggiore valutazione per l’asset). Tuttavia, non escludiamo per TIM la necessità di assicurarsi un eventuale presidio nella governance di NetCo per indirizzare le scelte strategiche sugli investimenti e assicurare competenze tecniche, anche a protezione del suo ruolo di futuro anchor client.
Quanto a Sparkle, non escludiamo che CDP possa essere interessata ad ottenere il controllo dell’asset separatamente, considerando la rilevanza strategica dello stesso per il governo. Nella nostra somma delle parti, stimiamo per Sparkle un valore d’impresa di circa 1,5 miliardi all’interno del perimetro di Netco (circa 20 miliardi).
Più in generale, la ripresa delle trattative già questa settimana per una soluzione sulla falsariga di quella prospettata nell’MOU siglato lo scorso maggio (acquisto di NetCo da parte di CDP e Macquarie) ci sembra di buon auspicio, considerando le maggiori criticità legate allo scenario alternativo della scissione proporzionale (in primis la mancanza di un liquidity event per TIM e il rischio di una successiva ricapitalizzazione, ma anche il nodo delle azioni di risparmio da convertire).
D’altro canto, il gap valutativo tra le attese di Vivendi e quelle di CDP resta ancora piuttosto ampio, ma potrebbe essere colmato grazie all’inclusione di ulteriori earnout su sinergie e upside regolatori, e all’incremento tariffe wholesale, che figura tra le misure allo studio del governo.
Inoltre, la compartecipazione di Macquarie e KKR nella BidCo dovrebbe comportare un minor impegno finanziario per CDP e questo potrebbe tradursi in una maggiore valutazione per NetCo.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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