TELECOM ITALIA - Per Fratelli d’Italia non deve vendere la rete

FATTO
Alessio Butti, deputato e responsabile del dipartimento tlc di Fratelli d'Italia, conferma la contrarietà alla vendita di NetCo da parte di TIM, ed auspica un ruolo di CDP come azionista di controllo nella società. Butti puntualizza che la rete deve rimanere a TIM, ma TIM deve essere non verticalmente integrata.
Butti è critico anche su Open Fiber che non può più essere il perno dell'operazione di rete unica, “non avendo più la credibilità né la capacità manageriale per gestire una simile operazione”.
EFFETTO
Fratelli d'Italia, partito considerato favorito alle elezioni del 25 settembre, ha più volte ha chiesto a CDP di interrompere i colloqui con TIM per l’acquisizione di NetCo. Decifrando il pensiero di Butti, CDP dovrebbe lanciare un’OPA sul 100% di TIM per rilevare una quota di controllo e contestualmente far cedere a TIM le attività retail per garantire la piena assenza di integrazione verticale, condizione necessaria per l’antitrust europeo.
Lo scenario ipotizzato da Butti richiederebbe un impegno finanziario per CDP decisamente inferiore rispetto all’acquisizione di NetCo ai multipli chiesti da Vivendi.
Sotto il profilo legale, richiederebbe invece da parte dell’antitrust europeo un via libera condizionato alla cessione a termine delle attività retail di TIM, aspetto ad oggi inedito, ma che potrebbe aprire la strada ad un consolidamento nel mercato domestico.
L’alternativa è che CDP ceda a terzi la quota del 60% in OF e proceda all’OPA su TIM e successivamente TIM, una volta ceduti i propri asset retail, proceda all’acquisizione di OF.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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