TELECOM ITALIA - Oggi Cda sulle trattative non esclusive per NetCo
FATTO
Secondo la stampa, ieri il Comitato Parti Correlate di TIM ha esaminato la proposta di proroga dell’MOU per la cessione di NetCo, e ha espresso parere favorevole nel non concedere più l’esclusiva a CDP/OF nelle trattative.
Oggi il CdA di TIM dovrebbe dare il via libera, ma almeno per il prossimo mese non sono previste negoziazioni esclusive. Entro fine novembre è attesa una offerta non vincolate da parte di OF/CDP/Macquarie, mentre tra fine dicembre e fine febbraio è prevista l’offerta vincolante.
Secondo La Repubblica, l’alternativa per TIM è quella di cedere una quota di NetCo a KKR (già socio al 37,5% in Fibercop), che al giusto prezzo potrebbe essere interessato a investire a monte dell’infrastruttura (FiberCop compresa nel perimetro di NetCo).
Da un'indagine informale con l'Antitrust Ue è inoltre emerso chiaramente che in caso di un merger tra NetCo e OF, le due società dovranno cedere, a uno o più operatori, le duplicazioni nelle aree nere (più profittevoli), su 10-20 delle maggiori città italiane. In particolare, secondo fonti finanziarie, riprese da La Repubblica, il CEO di Fastweb Alberto Calcagno si sarebbe già attivato sia con Bruxelles, sia con alcuni partner finanziari, per offrirsi come candidato a creare una seconda rete in fibra, alternativa a quella che nascerebbe dalla fusione tra Tim e Open Fiber.
EFFETTO
A nostro avviso, i rischi di concentrazione orizzontale potrebbero essere mitigati dalla UE con l’imposizione di prezzi wholesale regolamentati, per garantire un equo accesso a tutti gli operatori sul mercato, senza la necessità di procedere a significative dismissioni di asset.
Questi ultimi potrebbero essere circoscritti alle infrastrutture di NetCo e OF in sovrapposizione nelle aree nere, senza quindi ridurre in modo significativo il valore delle sinergie dalla rete unica (stimate nella parte alta tra 5-6 miliardi) e i ritorni sul capitale investito.
L’imposizione di remedies da parte dell’antitrust EU per ridurre i rischi di eccessiva concentrazione orizzontale nelle aree nere potrebbe rappresentare un deterrente per CDP alla rete unica. Tuttavia, con il venir meno dei rischi associati alla concentrazione verticale, storicamente il principale limite per il merger tra NetCo e OF, la possibilità di procedere con una rete unica capillare (almeno nelle aree bianche e grigie), wholesale-only (maggiori ritorni da neutralità accesso) e controllata dallo Stato rappresenta per CDP lo scenario preferibile, offrendo un chiaro incentivo per il superamento del digital divide e per una più rapida implementazione del PNRR.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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