TELECOM ITALIA - L'offerta vincolante per NetCo slitta a fine anno

Readacross positivo per il settore TLC europeo

FATTO
CDP, Macquarie e Open Fiber hanno chiesto l'estensione dei tempi previsti per il dossier sulla rete unica data l'ampiezza della transazione e il tempo necessario per analizzare le informazioni ricevute da Tim. KKR (azionista di minoranza in FiberCop) ha allo stesso tempo confermato di voler essere allineata con il gruppo telefonico. Le parti si incontreranno in settimana per ridiscutere la nuova agenda. Secondo diversi giornali, la nuova scadenza per l’offerta vincolante potrebbe slittare per fine dicembre, mentre la Repubblica ipotizza inizio 2023. La stampa riporta diverse valutazioni per NetCo da parte di CDP (Eu15bn secondo il Sole24Ore, Eu18-21bn secondo il Messaggero, Eu17-18bn secondo il Corriere della Sera) mentre TIM valuterebbe l’asset almeno Eu20bn. Il 19 ottobre è previsto un incontro di Agcom per discutere la proposta di TIM di aggiustare parzialmente le tariffe di accesso alla rete secondaria per l’inflazione.

Il Sole24Ore riporta che TIM sarebbe in procinto di avviare il beauty contest per la cessione di una quota di minoranza in EnterpriseCo e un info memo potrebbe essere inviato dagli advisor di TIM entro novembre a più parti interessate, tra cui Advent, Apax, Permira, Bain, TPG, oltre a CVC che aveva già formulato una manifestazione di interesse (il 100% dell’EV di EntepriseCo di Eu6bn) ritenuta inadeguata dal CdA di TIM. Nel frattempo, un comitato di TIM ad hoc starebbe lavorando sulla societarizzazione del Gruppo, in particolare al delayering della NetCo dalla ServiceCo (ConsumerCo e EnterpriseCo).

EFFETTO
Con l’insediamento del governo non prima di inizio novembre, la notizia dell’allungamento dei tempi per l’offerta non vincolante su NetCo ci sembra scontata, dal momento che l’MOU prevedeva un’offerta vincolante entro fine ottobre. Leggiamo positivamente sia l’accelerazione del dossier da parte di TIM, su cui la stampa nelle scorse settimane citava il pressing da parte di VIV e la valutazione di Eu11bn formulata dagli advisor, che implica un multiplo di 12x EBITDAaL’22, a premio di oltre il 25% rispetto alla nostra stima corrente.

Nella nostra SOP su TIM valutiamo infatti circa Eu8.7bn (Eu0.41/azione) il 100% dell’EV di EnterpriseCo (10x EV/EBITDA’22) che annovera al suo interno il business di Noovle (c. Eu4.9bn, 20x), altri asset come la divisione TopClients di TIM (Eu3.3bn, circa 6x EV/EBITDAaL), Telsy e Olivetti. A fronte di una valutazione di Eu11bn, l’incasso di Eu5.4bn per il 49% si traduce in una significativa riduzione della leva a fine 2022 da 4.2x a circa 3.0x, livello piu in linea con le medie di settore. La presenza di più fondi di PE interessati all’asset supporta le chance per la massimizzazione della valutazione dell’asset.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.  

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Enrico Nicoloso

Responsabile Analisi Tecnica