TELECOM ITALIA - NetCo: Macquarie al lavoro, offerta dopo l'insediamento del governo
FATTO
A valle del comitato investimenti di ieri, Bloomberg riporta che Macquarie (40% di OF) sarebbe ancora al lavoro sul dossier NetCo e un’offerta formale potrebbe arrivare dopo l’insediamento del nuovo governo a fine ottobre, in linea con le indicazioni di stampa di questa settimana.
Dalle indiscrezioni raccolte da Il Sole24Ore, l’offerta da 15 mld citata ieri da Il Tempo è inaccettabile per i soci TIM e porterebbe alla rottura di qualsiasi trattativa e al tramonto del progetto di rete unica, ma molto potrebbe cambiare con l’inclusione di earnout significativi e non è escluso che Vivendi possa accettare una soglia di 25 mld come base per una negoziazione, rispetto ai 31 mld più volte indicati come obiettivo dei francesi per la migliore valorizzazione dell’asset. Al momento ancora non c'è stata alcuna convocazione di cda straordinari necessari per sbloccare la partita e dare il via all'offerta non vincolante.
EFFETTO
L’eventualità che Vivendi possa accettare una valutazione più bassa come base di negoziazione e la possibilità di colmare il divario di prezzo con l’inclusione di significativi earnout ci sembrano indicazioni realistiche e piuttosto incoraggianti per raggiungere un accordo, su cui si dovrà esprimere anche il nuovo governo.
Arriviamo per la NetCo ad un EV in un intorno di circa 20 mld, assumendo una valutazione standalone di 16.7 mld per la NetCo e includendo un 50-60% delle sinergie, tuttavia non escludiamo la possibilità di un punto di convergenza con Vivendi a 24-25 mld, livello coerente con i multipli prospettici pagati da CDP e Macquarie per OF.
A queste valutazioni, l’incasso dalla cessione di NetCo consentirebbe di ridurre significativamente il debito netto a fine 2022 (nostra stima 20.7 mld) e di lasciare elevata flessibilità finanziaria alla ServCo per intraprendere un nuovo percorso di riposizionamento commerciale.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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