TELECOM ITALIA - Moodys’s peggiora di un notch il rating a B1 da Ba3

Il nuovo assetto dovrebbe favorire un contesto competitivo più sostenibile e razionale
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FATTO
Moody’s ha peggiorato il rating di un notch da Ba3 a B1, confermando l’outlook negativo, stimando un indebitamento destinato a restare elevato nell’arco dei prossimi anni a fronte di un FCF negativo. Stimato un picco di leverage di 5.4x net Debt/EBITDA a fine 2022 e una discesa a 4.5x entro fine 2024, livello al di sopra della fascia di tolleranza di 4.25x indicata da Moody’s per il mantenimento del precedente rating (Ba3).  

La conferma dell’Outlook Negativo è invece legata al peggioramento del quadro macroeconomico che riduce la visibilità sull’andamento operativo di TIM e sulla velocità di deleverage, considerando il perdurare della forte concorrenza in Italia, l’elevato fabbisogno di investimenti, in un contesto di forte rallentamento macroeconomico. 

EFFETTO
Il downgrade di Moody’s non era atteso, l’agenzia aveva infatti già peggiorato di un notch a marzo (da Ba2 a Ba3) dopo presentazione dell’outlook inerziale da parte di TIM e da allora, con il recente Capital Market Day, non sono emersi elementi peggiorativi di natura company specific tali da giustificare un’ulteriore revisione del rating, ad eccezione del peggioramento del quadro macroeconomico e della crisi di governo. Inoltre, il nuovo giudizio non sembra tener conto delle prospettive di miglioramento legate ad un accordo sulla rete e/o alla cessione di una quota di EnterpriseCo, operazioni che consentirebbero nel breve a TIM di guadagnare flessibilità finanziaria per intraprendere un nuovo percorso di riposizionamento commerciale. Il nuovo rating si colloca 2 notch sotto quello di Fitch (BB, stabile) e 1 notch sotto quello di S&P (BB-, negative). 

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.  

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