TELECOM ITALIA - Meloni: presto aggiornamenti su NetCo
FATTO
Ieri la premier Meloni ha definito molto complesso il dossier per NetCo, ma si è impegnata a fornire presto aggiornamenti sulla posizione ufficiale del governo. La stampa (Il Sole24Ore, Il Messaggero) riferisce di un incontro ieri tra i vertici di CDP con alcuni funzionari del Tesoro, tra cui lo stesso ministro Giorgetti, in vista del CdA di CDP del 23 febbraio.
Non è escluso un altro CdA di CDP la prossima settimana per decidere sulla controfferta per NetCo. Al CdA di TIM del 24 febbraio dovrebbero essere quindi esaminate due offerte, ma potrebbe essere chiesta a KKR una proroga della scadenza della sua offerta (oggi fissata per il 28 febbraio) per agevolare le trattative.
L’offerta di CDP/Macquarie potrebbe essere strutturata riproponendo lo stesso schema azionario di Open Fiber (60%/40%), lasciando però ad un terzo partner la facoltà di coinvestire in una seconda fase (Brookfield tra i favoriti, oltre a Blackstone, il Sole24Ore menziona anche l’interesse di ADIA e GIC). L’offerta di CDP/Macquarie dovrebbe attestarsi in area Eu20bn per NetCo includendo circa Eu10bn di debito, in un secondo momento CDP/Macquarie punterebbero alla combinazione di NetCo con OF. Per il finanziamento, CDP sarebbe in contatto con i maggiori istituti di credito nazionali (ISP, UCG, BAMI) con cui starebbe lavorando anche KKR.
Quanto a KKR, il Sole24Ore menziona un piano di investimenti da Eu7bn per lo sviluppo di NetCo, e l’offerta da Eu18-20bn assumerebbe una valutazione di Eu6.75bn per la rete primaria, Eu1.25bn per Sparkle e Eu10-12bn per FiberCop. Al momento Vivendi non sarebbe soddisfatta delle potenziali offerte e punterebbe al ricambio dei CdA di TIM in cui non è più rappresentata o a votare contro l’offerta per NetCo nella futura EGM di TIM.
EFFETTO
Le indiscrezioni di oggi confermano l’impegno del governo nel formulare un’alternativa in tempi brevi all’offerta di KKR ma anche il ritorno di interesse per una integrazione tra NetCo e Open Fiber. Quest’ultimo scenario aveva perso quota negli ultimi mesi tanto da portare alcuni esponenti del governo a parlare di una rete nazionale anziché di una rete unica a controllo pubblico. Ancor prima di procedere con una combinazione delle reti, il doppio investimento CDP/Macquarie nella NetCo di TIM e in Open Fiber ci sembra ad oggi poco percorribile considerando gli impedimenti sul fronte antitrust.
Ci aspettiamo quindi che l’offerta di CDP/Macquarie, per poter aver chance di successo, debba già contenere anche un set di impegni volontari e concessioni da negoziare con antitrust europeo. Come possibili rimedi, ipotizziamo la cessione di asset in eccesso (partendo da quelli in sovrapposizione tra la rete di TIM e quelli di OF nelle aree nere) a potenziali compratori già identificati (vedremmo ben posizionati altri player nazionali come Fastweb o operatori FTTH regionali, come Unidata o Intred).
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,42 euro.
www.websim.it