TELECOM ITALIA - KKR conferma la richiesta di accesso alla due diligence

Diverse indicazioni dalla stampa
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FATTO
KKR avrebbe ribadito ieri il suo interesse per TIM senza confermare il prezzo indicativo espresso a novembre (0.505 euro/azione), e indicato la necessità di procedere con una due diligence dopo i recenti profit warning di TIM, i downgrade da parte delle agenzie di rating e il mutato contesto macroeconomico che hanno portato alla revisione delle prospettive finanziarie per il Gruppo.

Diversi giornali ritengono ormai tramontate le chance di successo di un bid da parte di KKR.

Giovedì è in agenda un CdA di TIM (probabilmente a valle dell’AGM) per un aggiornamento complessivo sia sulla richiesta di KKR che su quella di CVC di accedere alla dataroom, in quest’ultimo caso per la divisione EnterpriseCo.

Secondo il Sole24Ore, CVC valuta EnterpriseCo circa 6 mld per il 100% (6.5x EV/EBITDA), il fondo sarebbe interessato al 49% lasciando a TIM e CDP il controllo della governance e non esclude un IPO della quota nel medio termine.

Secondo la Stampa, anche i fondi Apax e Apollo sarebbero interessati ad alcuni asset d TIM.

Lato governance, si fanno sempre più insistenti le manovre per sostituire il presidente TIM Salvatore Rossi. Rossi non sarebbe intenzionato a dimettersi, tra i possibili candidati per la sostituzione vengono citati Massimo Sarmi (FiberCop), Roberto Ulissi (ENI), Filippo Modulo (Chiomenti), Luca Arnaboldi (Carnelutti).

EFFETTO
Non emergono nuovi spunti dalla stampa odierna, riteniamo che l’attuale livello del titolo incorpori già scarse chance di successo per l’offerta di KKR a favore di una crescente visibilità sul piano alternativo di break-up degli asset allo studio del management.  

Appeal confermato anche per la crescente visibilità sul percorso di realizzazione della rete unica, che dopo il recente NDA con CDP potrebbe essere formalizzato da un MOU entro fine mese.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,49 euro.  

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