TELECOM ITALIA - KKR conferma i contenuti dell'offerta alla Consob

FATTO
Ieri, su richiesta della Consob, KKR ha chiarito attraverso un comunicato stampa di non avere alcuna scadenza per avviare la due diligence, ha auspicato di avviare al più presto un dialogo con il cda del gruppo, e ha ricordato la necessità dell’approvazione da parte del governo per il perfezionamento dell’operazione.
KKR ha aggiunto che "l’offerta prevede la possibilità per tutti gli azionisti di TIM (dagli investitori retail a quelli istituzionali, dagli azionisti ordinari a quelli di risparmio), in modo non discriminatorio, di decidere se accettare o meno un significativo valore in denaro che sarebbe immediatamente disponibile per gli azionisti di TIM a prescindere (i) da tempi e costi dei programmi di sviluppo della rete in fibra ottica e di dispiegamento della rete 5G e (ii) dalla necessità per l’azienda di adattarsi agli sviluppi del mercato italiano delle telecomunicazioni, soggetto a crescenti pressioni competitive."
La stampa di oggi non aggiunge molto:
- Oggi sono previsti alcuni incontri tra KKR e alcuni membri del governo: Alberto Signori (KKR Infrastructure) dovrebbe incontrare alcuni esponenti della Consob e il DG del Tesoro Rivera. (Il Sole24Ore)
- A differenza dei consiglieri di Vivendi, quelli indipendenti sarebbero disponibili a concedere a KKR l’accesso alla data room, o comunque non ostili ad avviare il confronto con il fondo. (Il Corriere della Sera)
- Il Comitato degli Indipendenti TIM ha formulato alcune richieste a KKR per chiarire l’approccio, prima di concedere l’apertura della due diligence, che potrebbe slittare a gennaio. KKR non avrebbe fretta ad aspettare fino a gennaio per completare la sua analisi. (il Messaggero)
- CdA di venerdì. È probabile un terzo profit warning sulle guidance di Gruppo, ormai ampiamente atteso, c’è il rischio di slittamento della nomina di Labriola a CEO e della sua cooptazione in CdA, per mancato accordo sulle dimissioni di Gubitosi dal CdA o indisponibilità di altri consiglieri a farsi da parte.
- Jiri Zrust, managing director di Macquarie in Italia che ha seguito in partnership con CDP gli accordi su Autostrade e Open Fiber, passa al fondo CVC da inizio 2022. CVC è tra i fondi interessati a TIM, e potrebbe scendere in campo con un’offerta alternativa a quella di KKR (Il Sole24Ore).
EFFETTO
Il gradimento da parte del governo e dei consiglieri indipendenti TIM è essenziale per il successo dell’offerta da parte di KKR. Quindi valutiamo positivamente i contatti di oggi tra il fondo e gli esponenti del governo, così come le indiscrezioni di stampa su un’apertura da parte dei consiglieri indipendenti a concedere la due diligence a KKR.
Il comunicato stampa di ieri di KKR rappresenta il primo documento ufficiale del fondo USA sull’offerta non vincolante, ma non contiene nuovi elementi sulle condizioni già note (prezzo di 0,505 euro indistinto per entrambe le classi di azioni). Non c’è nemmeno alcun riferimento alla soglia di accettazione minima di adesione del 51% su entrambe le classi di azioni, che a nostro avviso rappresenta una delle maggiori criticità, considerando la posizione di VIV e l’assenza di ulteriori incentivi ai risparmisti ad aderire all’offerta.
L’appeal speculativo sul titolo resta confermato, a fronte della determinazione di KKR a procedere con l’offerta, ma anche delle indiscrezioni su possibili controfferte da parte di altri fondi come CVC.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,55 euro.
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