TELECOM ITALIA - Incentivi al settore allo studio del governo

Il Sottosegretario alle Telecomunicazioni ha fissato due incontri per il 18 e il 25 gennaio

FATTO
Il Sole 24Ore di sabato riprende le principali misure allo studio del governo a favore del settore telecom e riportate in un documento preparato da TIM e inviato al Ministero dell’Industria ad inizio dicembre.

Tra le misure segnalate gli incentivi allo switch off del rame che potrebbe comportare maggiori addebiti in bolletta per gli utenti, il taglio dell’IVA (dal 22% al 10%-5%) per i servizi di connettività, l'inclusione del settore delle telecomunicazioni tra quelli a maggior consumo energetico (che consentirebbe a TIM e agli altri operatori di ottenere crediti fiscali), il potenziamento del piano voucher, la riduzione dell’asimmetria nella regolamentazione verso gli OTT (in Italia peggiore rispetto alla UE), la revisione dei limiti alle Emissioni Elettromagnetiche (anche INWIT beneficiario).

EFFETTO
Le misure citate dovrebbero contribuire a colmare il gap valutativo tra le attese di Vivendi (EV di almeno 24 mldn per NetCo, in base alle recenti indicazioni di stampa) e quelle di CDP (offerta indicata a quasi 20 mld), che rappresenta oggi il principale scoglio per l’acquisizione diretta di NetCo da parte di CDP e fondi. Ricordiamo che il solo aumento delle tariffe wholesale,  tra le proposte allo studio di Agcom per il 2023 per incentivare lo switch off da rame a fibra,  potrebbe tradursi in EBITDA addizionale per la Netco di TIM per circa 100 mln/anno (che passerebbe da 2.2 mld a 2.3 mld annui) e a parità di multiplo (9x EV/EBITDAaL), stimiamo in via preliminare un miglioramento del 5% (circa 1 mld) nella valutazione di NetCo.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.  

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