TELECOM ITALIA - Il governo studia un taglio dell’IVA nel settore
FATTO
Ieri il Ministro Urso ha confermato che tra gli incentivi governativi al Settore Telecomunicazioni allo studio del governo ci sarebbe un potenziale taglio dell'IVA sui servizi telefonici, che potrebbe valere tra 553 milioni (dal 22% al 10%) e 784 milioni (al 5%) , oltre a nuovi Voucher del valore di 600 milioni per settore.
Il Sole 24 Ore cita anche un meccanismo tariffario che incentiva la remunerazione del capitale investito nella rete per accelerare lo switch off dal rame alla fibra ottica.
Secondo il Messaggero, il nuovo vertice sul riassetto di TIM tra CDP, Vivendi, il CEO di TIM e i Ministeri competenti potrebbe svolgersi all'inizio di febbraio, contrariamente a quanto riportato in precedenza (la prossima settimana o addirittura domani, come suggerito ieri da il Sole24Ore). Occorrerà quindi più tempo per trovare una soluzione, considerando le posizioni distanti tra CDP (a favore dell'acquisizione di NetCo) e VIV (più propensa alla scissione proporzionale di TIM).
EFFETTO
Pur non avendo un beneficio diretto per gli operatori, la proposta di riduzione dell’IVA per i servizi telefonici ci sembra molto ragionevole (oggi l'IVA per gas e luce è al 5% e al 10% mentre i servizi telefonici sono trattati come un servizio di lusso con l'IVA al 22%) perché dovrebbe stimolare la propensione alla spesa dei consumatori.
Allo stesso tempo, questa misura potrebbe compensare o calmierare eventuali aumenti sulle tariffe retail da parte degli operatori telefonici.
Non ci torna tuttavia la base imponibile stimata dal governo. Un costo di 784 milioni per il taglio di 17 punti percentuali (dal 22% al 5%) implicherebbe una base imponibile di circa 4,6 miliardi , di gran lunga inferiore rispetto alla dimensione del mercato TLC italiano (fatturato complessivo 2021 di 27,9 miliardi), anche escludendo la componente di ricavi business e wholesale.
Ci sembra improbabile che questa misura possa essere introdotta solo sulle nuove utenze telefoniche per ragioni di equità fiscale, mentre non escludiamo che possa essere implementata come agevolazione a favore di alcune categorie di consumatori/famiglie a basso reddito.
Le altre misure (voucher e i contratti di sviluppo, potenziale aumento tariffe wholesale) allo studio del governo avrebbero invece un impatto positivo sulla valutazione di NetCo contribuendo a colmare il gap valutativo tra le attese di Vivendi e quelle di CDP, che rappresenta oggi il principale scoglio per l’acquisizione diretta di NetCo da parte di CDP e fondi.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
www.websim.it