TELECOM ITALIA - Il governo segue con attenzione il dossier

L’appeal speculativo sul titolo resta confermato
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FATTO
Durante la conferenza di stampa di ieri, il premier Draghi ha ribadito l’interesse del governo a tutelare occupazione, rete e tecnologia, guardando al futuro assetto societario TIM che dovrà necessariamente perseguire questi obiettivi.

Draghi ha puntualizzato che il governo non è in grado oggi di dire cosa farà. La configurazione societaria che verrà creata o a cui si perverrà attraverso l'azione degli azionisti attuali o attraverso anche l'azione di Governo dovrà permettere il raggiungimento di questi tre obiettivi. 

Il direttore generale di Tim, Pietro Labriola, potrebbe incontrare i sindacati in gennaio (forse il 12/1). L’annuncio arriva da Slc, Fistel e Uilcom che però pongono l’accento sulla necessità di anticipare.

EFFETTO
Benché non siano emerse novità sostanziali dalle parole di Draghi, a nostro avviso il titolo ieri ha reagito positivo alla conferma che il governo si aspetta un passo avanti da KKR con la formalizzazione dell’offerta che sarà annunciata (riteniamo meno probabile che KKR possa ora tirarsi indietro) e in seconda battuta la puntualizzazione sulla nuova configurazione societaria a cui diversi soci sono al lavoro potrebbe riferirsi alla separazione della rete, scenario a nostro avviso favorevole per il titolo ma alle giuste condizioni, e comune ad entrambe le proposte, sia quella di KKR che quella prospettata da Vivendi.

Considerando i punti di vista diversi sulla modalità operative ma, a nostro avviso, una certa comunanza di vedute tra Vivendi e KKR sui nuovi futuri assetti societari di TIM (entrambe le parti sembrano favorevoli ad uno scorporo della rete e ad una cessione della maggioranza a CDP), riteniamo che possa esserci spazio per i due soggetti per negoziare una soluzione di reciproco gradimento, come ad esempio la possibilità per Vivendi di partecipare all’OPA e di reinvestire nel veicolo BidCo.

In questo blue-sky scenario, da un lato KKR, con il supporto di VIV, avrebbe maggiori chance di portare avanti con successo l’OPA e di delistare il titolo, mentre VIV potrebbe riservarsi l’opzionalità di restare azionista di lungo periodo di TIM a fianco di KKR, beneficiando degli stessi ritorni futuri di KKR sulla valorizzazione degli asset, processo che per la sua complessità (tempi lunghi ed elevati execution risk) potrebbe essere più facilmente percorribile rimuovendo il titolo dalla quotazioni.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,55 euro.  

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