TELECOM ITALIA - Fratelli d'Italia a favore del delisting targato CDP

FATTO
Fratelli di Italia ha un piano per la telefonia. Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, il partito dato in vantaggio su tutti gli altri dai sondaggi in vista delle elezioni politiche di settembre, vuole che CDP tolga TIM dalla borsa.
Successivamente, la società dovrebbe cedere due attività: TIM Brasil per 4 miliardi di euro, l’area retail fisso e mobile per 13 miliardi di euro.
Nel giorno di Ferragosto, la Repubblica ha riportato che tutti questi passaggi potrebbero non essere graditi dall’antitrust europeo. In più, secondo il quotidiano, c’è il tema prezzo: CDP dovrebbe riconoscere un premio generoso a Vivendi, primo socio che con il 24% può bloccare tutto. Infine, c’è l’impatto sui conti pubblici del consolidamento del pesante debito di TIM.
EFFETTO
A noi pare che il piano prospettato da Fratelli di Italia porti alle stesse conclusioni delineate nell’accordo quadro riguardante il passaggio della società della rete NetCo al consorzio composto da Open Fiber/CDP/Macquarie/KKR.
In entrambi i modi, CDP arriva a controllare le società delle rete di TIM e di Open Fiber.
L’antitrust EU potrebbe non gradire una riorganizzazione che ha come regista un soggetto che detiene il 60% di Open Fiber ed il 10% di TIM. L’autorità potrebbe mettere il veto anche ad una eventuale cessione degli asset retail di TIM ad un operatore già presente sul mercato (esempio. Iliad).
Una possibile soluzione è questa: CDP potrebbe consentire a Vivendi o di reinvestire nel capitale della BidCo, la società chiamata a promuovere l’OPA su TIM, oppure, ai francesi, dovrebbe essere permesso di acquisire gli asset retail di TIM, partecipando all’OPA. Queste ultime opzioni eviterebbero a CDP di pagare un premio d’OPA eccessivo (il prezzo d’OPA di Eu 0,505 offerto da KKR lo scorso
novembre implica un premio di oltre il 100%) e garantirebbe il successo del delisting.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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