TELECOM ITALIA - Fastweb disponibile a rilevare asset in eccesso in caso di rimedi antitrust
FATTO
La Repubblica riporta un'intervista all'amministratore delegato di Fastweb Calcagno.
Fastweb, che possiede il 4.5% di FiberCop, sarebbe pronta ad acquistare parte degli asset di rete nel caso l'Antitrust Ue dovesse chiedere rimedi nelle Aree Nere in vista di una fusione tra la NetCo di TIM e Open Fiber.
Calcagno non ritiene che la separazione dei servizi dalle Infrastrutture sia una strategia vincente e la crescita consecutiva di Fastweb per 38 trimestri consecutivi è stata possibile anche grazie ai continui investimenti nelle infrastrutture.
Per quanto riguarda gli incentivi governativi, nel caso in cui non ci fosse copertura per tagliare l'IVA ai servizi di TLC, il governo potrebbe allentare i limiti elettromagnetici allineandoli a livelli medi dell'UE: già solo portando i limiti dagli attuali 6 a 10 Volt/m (media UE 60 Volt/m), ci sarebbe un vantaggio per tutti gli operatori di TLC per completare le reti 5G e FWA soprattutto nelle aree bianche e grigie, eliminando il digital divide.
EFFETTO
Il doppio investimento di CDP/Macquarie in due asset in concorrenza tra loro (NetCo e Open Fiber) ci sembra già in partenza problematico sotto il profilo antitrust, prima ancora di procedere ad una eventuale combinazione delle reti.
La discussione sui remedies è quindi destinata ad entrare nel vivo del dibattito sulla rete in vista della possibile offerta da parte di CDP/Macquarie per NetCo e in questo senso la disponibilità di Fastweb a rilevare asset in eccesso (partendo da quelli di Open Fiber in sovrapposizione tra la rete di TIM nelle aree nere, che ipotizziamo circa l’80% del footprint aggregato).
Questo potrebbe facilitare le trattative, aumentando le chance di successo di un’approvazione spedita da parte delle autorità antitrust, e consentire alla stessa CDP di ottenere maggiori risorse per finanziare l’offerta senza pregiudicare le sinergie future da una futura integrazione delle reti (da noi stimate a Eu3bn).
Oltre a Fastweb, vedremmo ben posizionati ad avere un ruolo di remedy taker anche altri operatori nazionali come Iliad (che ha già all’attivo un accordo con Open Fiber e FiberCop) e/o player FTTH regionali (come Unidata o Intred).
TIM riporterà i risultati 2022 il prossimo 14 febbraio.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,42 euro.
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