TELECOM ITALIA - Domani il terzo tavolo tecnico fra governo, CDP e VIV
FATTO
È previsto per domani alle 14:00 il terzo tavolo tecnico che riunirà il governo e i maggiori azionisti di TIM (CDP e Vivendi).
Il governo è intenzionato a mantenere gli impegni assunti e individuare una soluzione entro il 31 dicembre.
Per rispettare la deadline è già in agenda un quarto e decisivo incontro fra Natale e Capodanno.
Dopo aver affrontato le questioni degli strumenti incentivanti e il tema antitrust, oggi si dovrebbe entrare nel vivo delle possibili soluzioni industriali, cominciando dall'analisi dei nodi relativi al debito e all'occupazione.
Ieri, il Ceo, Pietro Labriola, ha scritto una lettera ai dipendenti sottolineando che TIM è un’azienda “viva”, che nel 2022 ha raggiunto alcuni importanti traguardi. Ha inoltre annunciato un piano di delayering che non solo ha senso industrialmente, ma mette TIM anche nelle condizioni valutare operazioni finalizzate a risolvere il vincolo del debito.
La Società sta lavorando alla focalizzazione sui differenti business model (Infrastrutture, Consumer, Enterprise), in mercati che si muovono con dinamiche differenti, e per i quali l'approccio "one size fits all" non va più bene.
Sulle infrastrutture è prevista una significativa ondata di investimenti. In questo contesto, il superamento dell'integrazione verticale tra infrastrutture e servizi e l'applicazione da parte di Agcom di modelli di costo aggiornati sono necessari per garantire un'adeguata remunerazione del capitale.
Il mercato consumer italiano continua invece ad essere caratterizzato da una accesa pressione competitiva, che auspicabilmente porterà ad un consolidamento del mercato, ma sono anche richieste maggiori efficienze.
Sul segmento Enterprise, l'azienda è leader indiscussa in Italia e le prossime sfide sono legate al cloud, alla cybersecurity e all'IoT.
TIM ha aderito all'iniziativa Eco Rating, che adotta un sistema di valutazione per misurare il livello di sostenibilità ambientale degli smartphone, e per favorire scelte d'acquisto più consapevoli e sostenibili da parte dei clienti. L'iniziativa, nata nel 2021, è frutto di una collaborazione fra i principali operatori internazionali di telefonia, tra cui Deutsche Telekom, Orange, Telefonica, Telia Company e Vodafone, che hanno messo a punto una metodologia per valutare la sostenibilità ambientale dei dispositivi mobili.
EFFETTO
Apprezziamo l’approccio pragmatico del governo nel cercare una soluzione per il controllo pubblico della rete di TIM. Ci aspettiamo maggiore chiarezza sui piani dell’Esecutivo dall’incontro di oggi e di settimana prossima.
Al momento, in base alle indicazioni di stampa, tra le opzioni sul tavolo ci sembrano meno probabili i due scenari più radicali, ovvero quello più market friendly di un’OPA sul 100% di TIM o quello meno market friendly di un aumento di capitale.
Le altre soluzioni intermedie (acquisto della sola NetCo o scissione proporzionale) non sono esenti da rischi o da criticità (significativa distanza con Vivendi sulla valutazione di NetCo nel primo caso, mancanza di un liquidity event per abbattere debito e nodo azioni di risparmio nel secondo caso) che potrebbero compromettere il raggiungimento di un accordo tra le parti.
Questo ci induce ad una certa cautela e a non escludere in caso di stallo il ritorno in auge di un’eventuale OPA su TIM, come inizialmente previsto dal progetto Minerva di FdI.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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